Pronuncia su competenze per elaborare le buste paga.
"Semaforo rosso per Centri di elaborazione dati (Ced) nelle gare d’appalto per l’affidamento di un servizio di elaborazione buste paga, gestione dei documenti e degli adempimenti connessi, consulenza in tema di amministrazione del personale. Tali attività 'hanno carattere unitario ed inscindibile' e pertanto devono essere rimesse esclusivamente ai Consulenti del lavoro o alle società tra professionisti in forza delle riserva contenuta nella legge 12/79". Così la Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, in un approfondimento pubblicato oggi, illustra la sentenza 103/2015 della sesta sezione del Consiglio di Stato.
"Si tratta di una pronuncia importante -dicono i consulenti del lavoro- perché offre diversi spunti in materia di professioni riconoscendo il valore e il ruolo del sistema ordinistico".
"Le operazioni calcolo e stampa rimesse ai Ced -riportano i consulenti- sono fondate esclusivamente su automatismi dai quali esulano gli adeguamenti delle buste paga a seguito eventuali variazioni retributive e normative, nonché 'l'assolvimento degli adempimenti presso enti pubblici'".
E nella sentenza si trovano elencati tutti gli adempimenti legati alle buste paga, quali ad esempio gli accessi presso gli enti pubblici, gli adeguamenti per variazioni retributive e normative, gli accertamenti ispettivi.
L'attività legata all'amministrazione del personale, che presuppone un'attività di contestualizzazione normativa, cui sono sottese valutazioni di carattere tecnico-giuridico non espletabili in via automatica, rientra dunque a pieno titolo fra le attività riservate ai consulenti del lavoro.