A fine aprile il presidente della Giunta presentò le dimissioni a seguito della condanna a sei anni di reclusione per abuso d'ufficio
Erano le 22,13 di ieri sera quando la consiliatura regionale della Calabria si è conclusa. Il presidente Francesco Talarico ha preso la parola in un'aula ormai vuota per prendere atto delle dimissioni del presidente della giunta Giuseppe Scopelliti, presentate a seguito della condanna a sei anni di reclusione per abuso d'ufficio lo scorso 30 aprile. ''Un gesto importante per far recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni'', ha commentato in aula il capogruppo di Ncd Gianpaolo Chiappetta, amareggiato dell'assenza dell'opposizione al dibattito.
Ha espresso rammarico ''per quanto la classe dirigente avrebbe potuto fare e non ha fatto per dare speranza ai cittadini calabresi'' Pasquale Maria Tripodi del Gruppo misto. Duro invece l'intervento dell'assessore Nazareno Salerno, secondo il quale ''tale percorso è stato interrotto a causa di motivi esterni alla politica''. L'assessore Domenico Tallini ha sottolineato che ''le dimissioni del presidente Scopelliti non costituiscono una conseguenza della legge Severino ma piuttosto un atto volontario''.
Infine Gianluca Gallo dell'Udc ha fatto notare che ''in materia di contenimento delle spese e dei costi della politica la Regione Calabria può essere presa da esempio anche presso altre realtà regionali'' e ritiene che ''l'attuale legislatura possa concludersi con l'animo sereno di chi sa di aver fatto del proprio meglio per la Calabria''. Il consiglio regionale tornerà comunque a riunirsi in via straordinaria per trattare un argomento indifferibile, ovvero l'assestamento di bilancio, il prossimo 11 giugno.
