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Consip, chiesto processo per 7: c'è anche Lotti

14 dicembre 2018 | 14.28
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(Fotogramma)
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La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per sette persone indagate nel caso Consip: tra loro figurano l’ex ministro dello Sport ed ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Renzi, Luca Lotti, e l’ex comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette. Lotti è accusato di favoreggiamento perché avrebbe rivelato all’ad della società di appalti pubblici Luigi Marroni di una indagine in corso.

Sempre per favoreggiamento è imputato anche il generale Emanuele Saltalamacchia, comandante regionale dei carabinieri in Toscana all’epoca dei fatti, fine 2016. Per Del Sette l’accusa è di rivelazione di segreto d’ufficio: secondo la Procura avrebbe riferito all’ex presidente di Consip, Luigi Ferrara, informazioni su un’indagine che riguardava l’imprenditore Alfredo Romeo. 

A rischiare il processo sono poi l'imprenditore Carlo Russo, Filippo Vannoni, l'ex maggiore del Noe Gian Paolo Scafarto, accusato di violazione di segreto e falso in atto pubblico, e l’ex colonnello dell'Arma Alessandro Sessa. Insieme al colonnello Sessa, Scafarto è accusato anche di depistaggio per avere manomesso il telefonino di Sessa per cercare di eliminare le conversazioni su WhatsApp. Nei confronti di Tiziano Renzi la procura capitolina infine ha chiesto l'archiviazione, come si è appreso il giorno della chiusura dell’indagine, lo scorso 29 ottobre.

"Due anni fa, quando sono iniziate le indagini per il cosiddetto 'caso Consip', mi sono stati contestati il reato di rivelazione del segreto d’ufficio e il reato di favoreggiamento che avrei commesso in favore dell’ex ad di Consip Luigi Marroni - scrive su Facebook Luca Lotti - Oggi prendo atto con soddisfazione che la Procura della Repubblica ha chiesto l’archiviazione per uno dei due reati, ossia la rivelazione del segreto d’ufficio".

"Confido che il successivo corso del procedimento - già a partire dall’udienza preliminare - consentirà di accertare l’infondatezza anche della residuale ipotesi di reato - prosegue il deputato del Pd - A chi è garantista a giorni alterni, a chi strumentalizza la giustizia a soli fini politici, a chi preferisce fare processi sui giornali e non nelle Aule dei Tribunali, a chi spara sentenze ancora prima che un normale processo abbia inizio, mi limito a dire solo questo: non perdiamoci di vista perché, lo ripeto sempre, il tempo è galantuomo".

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