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Consumi: Antitrust, uno spot per ricordare diritti di chi compra, anche on line

06 dicembre 2014 | 16.50
LETTURA: 5 minuti

La novità più importante per l'acquirente è quella sul diritto di ripensamento nei contratti conclusi a distanza, fino a 14 giorni per restituire il bene con il rimborso in tempi piu' rapidi. Stop alla trappola dei costi su Internet: qualunque addebito dovrà essere specificato

 ( Infophoto)
( Infophoto)

Più trasparenza, spazio al 'ripensamento', diritto di recesso da contratti e acquisti fatti anche online ampliato e rafforzato. Sono questi, in sintesi, i principali diritti garantiti ai consumatori dalla direttiva europea che li tutela già dall'estate scorsa ma che per molti acquirenti è rimasta fin qui lettera morta. Proprio per pubblicizzare tutte le tutele in più garantite oggi al consumatore europeo anche in materia di commercio elettronico torna da dopodomani, lunedi' 8 dicembre, sui canali Rai lo spot prodotto in occasione dell’entrata in vigore della direttiva europea.

In particolare le nuove norme, sottolinea l'Antitrust, sostituiscono integralmente la parte del Codice del Consumo che riguarda i contratti negoziati sia dentro che fuori dai locali commerciali, i contratti a distanza, il nuovo regime sanzionatorio e la disciplina rimborsi "accelerati" del diritto di recesso. La direttiva, entrata in vigore a giugno, introduce anche nuovi obblighi informativi precontrattuali.

Il consumatore, che ha fino a due settimane per un "ripensamento" sull'acquisto, deve ricevere informazioni che riguardano il venditore (compreso un recapito telefonico o un indirizzo e-mail), le modalità di pagamento, la garanzia legale e il diritto di recesso in caso di contratti conclusi a distanza e di contratti negoziati fuori dei locali commerciali.

esteso a 14 giorni il diritto di 'ripensare' all'acquisto, più veloce rimborso

La novità più importante per l'acquirente è proprio quella sul diritto di ripensamento nei contratti conclusi a distanza e fuori dai locali commerciali: il consumatore ha il diritto, qualora reputi che il bene acquistato non lo soddisfi oppure non abbia le caratteristiche richieste, di recedere dal contratto senza dover fornire alcuna giustificazione al venditore entro un termine più ampio, dai precedenti 10 a 14 giorni.

E nel caso in cui il consumatore non sia stato preventivamente informato sul diritto al ripensamento, il diritto di recesso viene esteso di ulteriori dodici mesi per il periodo complessivo di 1 anno e 14 giorni. In caso di recesso, il venditore ha un numero inferiore di giorni (dai precedenti 30 agli attuali 14 giorni) per restituire le somme versate dal consumatore. Quest'ultimo invece disporrà di più tempo - 14 anziché 10 giorni - per restituire il bene.

Inoltre, da ora in poi il venditore è ritenuto responsabile per l'eventuale danneggiamento o perdita del bene fino a quando questo non sia consegnato materialmente all'acquirente. Sono anche scattate nuove regole sui contratti conclusi a distanza, ad esempio al telefono, e fuori dai locali commerciali: il venditore è ormai sempre obbligato a far confermare al consumatore l'offerta per iscritto.

Stop a spese e costi nascosti su internet

I consumatori saranno protetti dalle "trappole dei costi" su internet, incluse le situazioni in cui i truffatori si fanno pagare con l'inganno per servizi cosiddetti "gratuiti", quali oroscopi o ricette. Da adesso in poi, i consumatori dovranno confermare esplicitamente di aver capito che il servizio è a pagamento.

I venditori dovranno indicare chiaramente il costo totale del prodotto o servizio, incluso qualunque addebito supplementare. Gli acquirenti online non dovranno pagare spese o altri costi se non ne sono stati adeguatamente informati prima di effettuare l'ordine. Quando si fanno acquisti online, ad esempio per un biglietto aereo, è possibile che vengano offerte opzioni supplementari, quali assicurazioni viaggio o noleggi auto. Questi servizi supplementari possono essere offerti mediante le cosiddette "caselle preselezionate". Attualmente i consumatori sono spesso costretti a deselezionare queste caselle se non desiderano i servizi supplementari.

Il periodo durante il quale i consumatori possono recedere dal contratto di acquisto è portato a 14 giorni di calendario (rispetto ai sette finora prescritti dalla normativa dell'Ue). I consumatori possono restituire le merci per qualunque ragione, se cambiano idea.

Diritto di recesso anche per le aste online

Il diritto di recesso è esteso alle aste online, come eBay, benché le merci acquistate tramite asta possano essere restituite solo se acquistate da un venditore professionista. Il periodo di recesso decorrerà dal momento in cui il consumatore riceve le merci e non, come prima, dal momento della conclusione del contratto. Le norme si applicano a vendite via internet, per telefono e per corrispondenza e a vendite effettuate al di fuori di punti vendita, ad esempio al domicilio del consumatore o durante una gita organizzata dal commerciante.

I commercianti sono tenuti a rimborsare i consumatori per il prodotto entro 14 giorni dal recesso. Il rimborso deve coprire anche le spese di consegna. In generale, il commerciante assume su di sé il rischio di eventuali danni alle merci che si verificano durante il trasporto fino al momento in cui l'acquirente ne prende possesso.

I commercianti non possono più addebitare ai consumatori costi supplementari per i pagamenti con carta di credito (o altri mezzi di pagamento), se non i costi effettivamente sostenuti per offrire tale opzione di pagamento. I commercianti che mettono a disposizione linee telefoniche di assistenza, su cui i clienti possono contattarli relativamente al contratto, non potranno addebitare più dei normali costi telefonici per le telefonate effettuate.

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