Documenti, che messi uno davanti all'altro raggiungono un'estensione di 26 km, rappresentano un patrimonio di conoscenze e analisi da tutelare: si è tenuta oggi al Copasir, presieduta da Giacomo Stucchi, l'audizione del direttore dell'ufficio centrale degli archivi del Comparto di Intelligence: oggetto del confronto capire come funziona, in maniera scientifica, il sistema di conservazione degli archivi, alla luce della legge 124 del 2007 che ha trasformato tali documenti in un bene da tutelare. Gli archivi dell'Intelligence, infatti, oggi vengono gestiti con un criterio unico e moderno, snellendo le procedure.
Una audizione importante, che rende il lavoro che stanno svolgendo i nostri 007 per la conservazione e l'accesso a documenti fondamentali. "Si sta facendo, con sensibilità, un lavoro molto accurato e forte per assicurare maggiore efficienza al patrimonio dei documenti" spiega il direttore dell'ufficio centrale archivi Intelligence, lasciando Palazzo San Macuto.
"Si sta operando -aggiunge- con un criterio unico, dando piena attuazione alla 'rivoluzione' della legge 124, in forza della quale i nostri documenti sono un bene culturale che va tutelato". Per questo motivo il carteggio del Comparto Intelligence verrà poi riversato all'Archivio di Stato, nei termini previsti dalla legge.