Crollo Torre dei Conti, l'autopsia sull'operaio: "Octay Stroici è morto per schiacciamento"

Nell'inchiesta, intanto, si procede al momento contro ignoti, per disastro colposo e omicidio e lesioni colposi commessi in violazione della norma antinfortunistica

La Torre dei Conti - Ipa
La Torre dei Conti - Ipa
07 novembre 2025 | 15.02
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È morto in conseguenza del trauma da schiacciamento Octay Stroici, l'operaio 66enne di origini romene rimasto per oltre 11 ore sotto le macerie in seguito al crollo parziale della Torre dei Conti ai Fori Imperiali avvenuto lunedì scorso. È il risultato preliminare dell’autopsia eseguita ieri al policlinico di Tor Vergata. Quando i soccorritori sono riusciti a estrarre l’operaio la situazione era ormai troppo grave e l’uomo è morto poco dopo.

Le indagini e l'edificio evacuato

Sul fronte delle indagini intanto, al momento l’impegno anche degli inquirenti è concentrato nella gestione della fase di emergenza della struttura e dell’area posta sotto sequestro dalla procura capitolina, per il rischio concreto di possibili cedimenti.

È stato installato uno scanner laser che verrà posizionato in vari punti del perimetro del monumento e che permetterà di raccogliere una serie di dati che aiuteranno a capire lo stato conservativo e le eventuali procedure attuabili per la messa in sicurezza della struttura medioevale.

"Ora i tecnici delle soprintendenze sono al lavoro per individuare gli interventi necessari a mettere in sicurezza la Torre dei Conti che vogliamo salvare", ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in occasione della presentazione all’Auditorium del ‘Quarto Rapporto alla Città’, dopo il minuto di silenzio dedicato a Stroici. "Faremo tutto il possibile - ha aggiunto - perché famiglie e imprese possano rientrare al più presto nelle case e nei locali che hanno dovuto lasciare".

Gli sfollati dei 10 appartamenti di fronte alla Torre dei Conti sono rientrati oggi pomeriggio nelle loro abitazioni infatti solo per prendere alcuni effetti personali prima di liberarle di nuovo. La palazzina è a ridosso della Torre dei Conti ed è stata l’unico edificio evacuato, almeno per il momento, a seguito dei cedimenti del monumento medievale di lunedì scorso. “Una situazione inaspettata, soprattutto se penso che stasera avrei dovuto fare una cena con degli ospiti sul mio terrazzo e invece sono fuori casa”, dice all’Adnkronos uno di loro mentre riconsegna il caschetto giallo ai vigili del fuoco.

Sono una decina gli abitanti dell’edificio a cui è stato proposto di appoggiarsi temporaneamente in alloggi sostitutivi all’Infernetto. Ma non è chiaro ancora quanti di loro ne abbiano fatto richiesta. Tra le persone in fila c’è anche Elio: "Ci è successa questa disgrazia. Noi lavoriamo al ristorante all’angolo e quindi ci hanno detto di togliere le cose che avevamo fuori. Ci hanno chiuso il locale da lunedì e siamo venuti a prendere la roba da mangiare per non sprecarla".

L'inchiesta contro ignoti. I carabinieri: "Se avete video del primo crollo, inviatelo"

Nell’inchiesta, coordinata dal pool di magistrati composto dai procuratori aggiunti Antonino Di Maio e Giovanni Conzo con i pm Mario Dovinola e Fabio Santoni, si procede, al momento contro ignoti, per disastro colposo e omicidio e lesioni colposi commessi in violazione della norma antinfortunistica.

Intanto la procura di Roma invita "chiunque sia in possesso di video o foto, di qualsiasi tipo, in cui sia ripreso, anche solo parzialmente, il primo crollo, a inviarli all’indirizzo mail crollotorredeiconti@carabinieri.it (max 20mb) oppure tramite whatsapp al numero +39 3479261316, allegando il materiale che si intende fornire, un documento di identità e un’utenza dove si preferisce essere contattati", si sottolinea in una nota del comando provinciale dei carabinieri di Roma. "Chiunque sia in possesso di foto o video del primo crollo è pregato di inviarle", sottolinea il comandante dei carabinieri di piazza Venezia, capitano Corina Lanza.

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