
"Non lucido, fisicamente dimesso e non ancora pienamente consapevole di quello che è successo”. Così l’avvocata Simona Luceri ha descritto Gianluca Soncin, al termine dell’interrogatorio di convalida nel carcere di San Vittore, in cui il 52enne fermato per l’omicidio volontario pluriaggravato della compagna Pamela Genini non ha risposto alle domande del gip Tommaso Perna. “Ha proceduto solo con la nomina del difensore di fiducia e poi si è avvalso della facoltà di non rispondere”, ha detto il difensore d’ufficio, che verrà sostituito con un avvocato di fiducia.