Chiude forum sessista 'Phica', Polizia postale: "Denunciate"

L'annuncio sull'homepage del sito per adulti, finito nel mirino per aver pubblicato foto, poi ritoccate, di donne, politiche e con commenti sessisti. I gestori: "Usato in modo scorretto". Anche giornaliste Tg1 sul sito: "Basta, denunciamo"

Polizia postale
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28 agosto 2025 | 12.41
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La piattaforma Phica chiude i battenti e cancella ''tutto ciò che è stato fatto di sbagliato''. L'annuncio viene dato sull'homepage del sito per adulti finito nel mirino per aver pubblicato foto, poi ritoccate, di donne, politiche e con commenti sessisti.

Il sito era stato denunciato ieri dalle dem Alessandra Moretti e Valeria Campagna. L'appello della Polizia postale: "Denunciate, segnalare non basta".

Anche dopo la chiusura del sito ‘Phica’, gli investigatori, che hanno già inviato una prima informativa alla Procura di Roma e si avviano a mandarne anche ad altre procure, sono al lavoro per individuare chi ha caricato le foto su diversi forum e portali. Continuano ad arrivare denunce alla polizia postale da parte di donne che hanno trovato proprie immagini intime in rete pubblicate senza il proprio consenso.

Gli utenti, una volta identificati, rischiano l’accusa di diffusione non autorizzata di immagini sessualmente esplicite (art. 612 ter del codice penale), reato per il quale le vittime hanno 6 mesi di tempo per presentare denuncia. Ora gli investigatori della postale si aspettano che le denunce possano aumentare, vista anche la mediaticità che ha assunto la vicenda.

Anche giornaliste Tg1 su sito sessista: "Basta, denunciamo"

Ci sono anche le giornaliste del Tg1 nel sito sessista chiuso dalla Polizia postale. La loro denuncia nel corso del telegiornale di questa sera. "Ci sono anch'io sito su questo sito", dice Laura Chimenti, "ma potreste esserci anche voi su siti analoghi, credetemi è orribile perché non siamo oggetti, non siamo corpi da usare e da umiliare. Vedere le nostre immagini con sottoscritti certi commenti fa male a noi che siamo personaggi pubblici, a voi che non siete persone famose. Dobbiamo dire no a questa squallida logica del web, non abbiate paura, denunciamo, ora basta".

"Ci sono anch'io su questo sito", afferma Maria Soave, "ed è come subire una violenza, come se il nostro corpo fosse un oggetto alla mercé di chiunque. Essere spogliati della propria dignità, della propria privacy non è accettabile, non è goliardia, non è ironia, è soltanto violenza. E allora denunciamo, denunciate perché non siete sole e perché tutto questo non colpisca più nessuna". Tra le denunce anche quella di Valentina Bisti: "Ci sono anch'io e credetemi è stato terribile vedere una mia foto personale, il mio corpo pubblicato senza il mio consenso ed esposto a commenti sessisti, è un gesto molto grave che non dobbiamo sottovalutare. Voglio dire a tutte le donne che si trovano nella mia stessa situazione che la colpa non è nostra, non siamo noi a doverci vergognare: questa è violenza, basta, dobbiamo denunciare.

"Ci sono anch'io", denuncia poi Giorgia Cardinaletti, "e anche io ho letto questi commenti rivoltanti; denunciamo tutte e denunciamo tutti per smontare ogni pezzo di questa macchina diabolica digitale che va avanti da anni e che alimenta la logica del branco, quella logica che giustifica tutto come gioco, goliardia. No, è violenza, basta, denunciamo".

Il messaggio sulla homepage della piattaforma

''E' arrivato il momento di fare chiarezza - si legge sulla hp del forum - Phica è nata come piattaforma di discussione e di condivisione personale, con uno spazio dedicato a chi desiderava certificarsi e condividere i propri contenuti in un ambiente sicuro. Purtroppo, come accade in ogni social network, ci sono sempre persone che usano in modo scorretto le piattaforme, danneggiandone lo spirito e il senso originario. È successo con Facebook, con i gruppi su Telegram, ed è successo anche qui. Nonostante gli sforzi, non siamo riusciti a bloccare in tempo tutti quei comportamenti tossici che hanno spinto Phica a diventare, agli occhi di molti, un posto dal quale distanziarsi piuttosto che sentirsi orgogliosi di far parte. Per questo, con grande dispiacere, abbiamo deciso di chiudere e cancellare definitivamente tutto ciò che è stato fatto di sbagliato''.

''Alcune precisazioni importanti Per evitare equivoci o false voci, ci teniamo a ribadire che: Violenza di qualsiasi tipo: sempre vietata, bloccata e denunciata. Minorenni o contenuti pedopornografici: mai tollerati, sempre bloccati e denunciati. Offese verso le donne, linguaggi da branco e atteggiamenti denigratori: vietati, bloccati e denunciati. In oltre 20 anni abbiamo sempre collaborato con le forze dell’ordine italiane e internazionali, contribuendo attivamente anche a casi importanti (come quello seguito dal giudice Cantone), fornendo ogni volta dati e supporto per assicurare alla giustizia chi commetteva crimini. Phica è stata una comunità, con luci e ombre, ma soprattutto con la volontà di creare uno spazio diverso. Vi ringraziamo per averne fatto parte''.

I messaggi di condanna

''Desidero esprimere la ferma condanna per la vicenda di sessismo online che ha coinvolto numerose donne - personaggi pubblici, politici ma anche tanta gente comune - a cui sono state rubate foto dai propri profili social e sono state diffuse poi su un sito per adulti dopo averle ritoccate. Un fatto gravissimo, che suscita profondo sdegno e per il quale mi auguro che le autorità preposte - che hanno già aperto una indagine - possano presto individuare i responsabili. Alle tante donne coinvolte e alle loro famiglie rivolgo la sincera vicinanza, mia personale e del Senato della Repubblica''. Così sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa.

"Io denuncio. Lo faremo tutte. Ma vogliamo di più: basta anonimato sul web". Lo dice la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo Pd al Senato, in merito al caso del gruppo 'Mia Moglie' e del portale 'Phica', dove, dice, “ con grande stupore e sgomento, sono state pubblicate, commentate e manipolate in modo degradante anche mie foto oltre a quelle di tante colleghe e a centinaia di donne inconsapevoli".

"Questo dimostra, ancora una volta - prosegue Lorenzin - che la violenza digitale di genere non è un fenomeno marginale, ma un attacco sistematico alla dignità delle donne. Per questa ragione ho deciso anch'io di denunciare penalmente questo sito. A tutt'ora, le foto rubate, manipolate e accompagnate da commenti sessisti e violenti, che producono conseguenze concrete sulla vita e sulla sicurezza delle persone, sono ancora lì, on line. Mi chiedo come sia possibile tutto ciò''.

"Il Movimento 5 stelle esprime piena solidarietà a Chiara Appendino, Barbara Floridia, Fabiana Dadone e a tutte le donne coinvolte nella diffusione di immagini, vergognosi insulti e commenti sessisti. Un episodio inaccettabile che condanniamo con fermezza, la dignità delle persone deve essere sempre tutelata. Quanto accaduto rappresenta una forma di violenza su cui è necessaria la massima attenzione anche da parte delle istituzioni e della politica affinché determinati fatti non si verifichino più". Così in una nota il Movimento 5 stelle.

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