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Lotta all'Aids, giovane ricercatrice: "Il sogno è l'eradicazione, grazie a terapie la qualità della vita è migliore"

In Italia nel 2023 sono state segnalate 2.349 nuove diagnosi di infezione da Hiv, Dal 2015 è in continuo aumento la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione. Il punto sulla ricerca con Roberta Gagliardini, dirigente medico Uoc Immunodeficienze virali dell'Inmi Spallanzani Roma. L'Istituto lunedì in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids ospiterà un evento dedicato.

30 novembre 2024 | 13.50
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Nel 2023 sono state segnalate 2.349 nuove diagnosi di infezione da Hiv pari a un’incidenza di 4 nuove diagnosi per 100mila residenti. Dal 2015 è in continuo aumento la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da Hiv. "Fa riflettere che negli ultimi anni, circa dal 2015 è in aumento la proporzione persone a cui viene diagnosticato tardivamente l'Hiv, che oggi rappresentano in Italia il 60% delle nuove diagnosi, quindi un dato più alto della media Ue". Lo spiega in una videointervista all'Adnkronos Salute Roberta Gagliardini, dirigente medico Uoc Immunodeficienze virali dell'Inmi Spallanzani Roma, che fa il punto sulla ricerca, "in grande evoluzione", afferma la giovane ricercatrice che evidenzia come "i traguardi da raggiungere in campo sono tanti - osserva - l'obiettivo finale a livello globale è l'eradicazione della malattia, quello concreto è migliorare la qualità della vita delle persone con la malattia". Ovvero, "ottimizzare la terapia antiretrovirale in differenti modi e azzerare la carica virale anche nei casi più difficili come i pazienti con virus multiresistenti, quelli con una limitata aderenza alle terapie, offrendo trattamenti e modelli di gestione innovativi".

Lo Spallanzani, insieme all'ospedale Sacco di Milano, porta in Italia la rivoluzionaria strategia contro il virus e la prevenzione di Hiv. Sarà possibile accedere ad una nuova strategia: la PrEP iniettiva. Questa innovativa profilassi prevede una singola iniezione di cabotegravir, un nuovo inibitore delle integrasi di Hiv, ogni due mesi, garantendo alti livelli protettivi contro il virus e offrendo maggiore comodità e rispetto dell’aderenza rispetto alla formulazione orale. Dal 2023, la profilassi pre-esposizione (PrEP) per via orale è disponibile e rimborsata dal Sistema sanitario nazionale, ma l’assunzione quotidiana di una compressa al giorno in modo continuativo o al bisogno ha rappresentato un limite alla sua diffusione tra le popolazioni a rischio e ha creato molti problemi di aderenza e di interruzione della profilassi, non risultando la stessa facilmente accessibile a diverse popolazioni chiave. Il programma di accesso controllato pilota di Spallanzani e Sacco prevede in questa prima fase un numero di dosi necessarie per 800 persone, non essendo il farmaco rimborsato, e sarà riservato a persone a rischio che sono escluse dalla PrEP orale per difficoltà di accesso, intolleranza, bassa aderenza o interruzione dei farmaci utilizzati nella PrEP orale. Gli studi dimostrano che la PrEP iniettiva è significativamente più efficace nel prevenire le nuove infezioni rispetto alla PrEP orale, e migliora in modo significativo l’aderenza, aprendo nuove prospettive nella prevenzione dell’Hiv.

Lunedì 2 dicembre , in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, l'Irccs Spallanzani, in collaborazione con il ministero della Salute, organizza il convegno di sanità pubblica 'Tre volte zero contro l’Hiv'.I lavori avranno inizio alle 9.15 con i saluti di benvenuto del Commissario straordinario dello Spallanzani, Cristina Matranga, e i saluti istituzionali di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio; Roberto Gualtieri, sindaco di Roma; Massimiliano Maselli, assessore regionale all’inclusione sociale e ai servizi alla persona; Andrea Urbani, direttore generale Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio. A introdurre la giornata sarà il Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Quindi ci si addentrerà nelle tre sessioni di lavoro prima delle conclusioni di Maria Rosaria Campitiello, Capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della salute.

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