
Sull’inchiesta di Caltanissetta: "Assolutamente tranquillo, certo vicenda a breve chiarita"
“Dopo oltre 40 anni di servizio, ormai vicino al limite massimo previsto dalla legge, è venuto il momento della pensione. È una decisione che ho maturato da tempo e di cui erano a conoscenza tutti quelli che mi sono particolarmente vicini”. Così il magistrato Michele Prestipino iscritto nei giorni scorsi dalla procura di Caltanissetta per rivelazione del segreto d’ufficio.
“Ho sempre privilegiato i fatti alle parole e quindi, anche per coerenza a ciò, voglio solo limitarmi, con questo mio commiato, a ringraziare di cuore tutti quelli con cui, in questi lunghi anni, ho avuto l’onore di collaborare nello svolgimento di un lavoro che non è mai stato per me un semplice adempimento ad un dovere, ma sempre qualcosa di più - aggiunge l’ex procuratore aggiunto della Dna - E quindi il senso della mia gratitudine va, in primo luogo, ai tanti, tantissimi colleghi, che proprio in questi giorni, insieme a molti altri, mi hanno fatto sentire la loro stima ed il loro affetto. E poi anche ai rappresentanti delle Istituzioni, agli avvocati, agli appartenenti delle forze dell’ordine e ai collaboratori amministrativi. Un grazie di cuore a parte,poi, sento di dedicare a chi per tanti ha fatto servizio di scorta alla mia persona”, sottolinea Prestipino.
“Non aggiungo nulla con riferimento alla notizia di una indagine nei miei confronti, sia perché la stessa ha avuto ben poca importanza nella mia decisione, sia perché sono assolutamente tranquillo e persuaso che la vicenda sarà, spero a breve, chiarita, acclarando la linearità del mio comportamento, conforme, peraltro, a quello che ho tenuto per tutta la vita”, conclude.