Roma, si scava sotto Casa del jazz: si cercano resti giudice Adinolfi scomparso nel '94

Il magistrato era scomparso misteriosamente 31 anni fa

Roma, si scava sotto Casa del jazz: si cercano resti giudice Adinolfi scomparso nel '94
13 novembre 2025 | 10.34
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Un giallo lungo 31 anni potrebbe giungere ad una svolta. Dall’alba di oggi, come scrive 'Il Corriere della Sera' online, cani molecolari e investigatori stanno scavando sotto la Casa del Jazz, punto di riferimento della cultura romana all’inizio di via Cristoforo Colombo nato sulle ceneri di un bene sequestrato alla malavita organizzata, alla ricerca dei resti del giudice Paolo Adinolfi scomparso misteriosamente 31 anni fa. La decisione di intervenire è stata presa dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, scrive ancora il quotidiano, in seguito a una richiesta dell’ex giudice Guglielmo Muntoni. Non è chiaro al momento sulla base di quali informazioni o novità investigative sia scattata l’operazione.

Le indagini sono sempre proseguite. Adinolfi, sparito il 2 luglio 1994, aveva detto uscendo di casa in via della Farnesina che sarebbe tornato a pranzo. Nel corso degli anni si sono fatte numerose ipotesi sui motivi della scomparsa del magistrato che nel suo incarico precedente alla nomina appena ricevuta aveva avuto a che fare con casi importanti passati dalla sezione Fallimentare, allora come oggi ufficio che decide su questioni che possono avere risvolti anche in vicende di criminalità. L’inchiesta sulla sua sparizione è stata archiviata ma i misteri sono rimasti. Secondo una serie di testimonianze, Adinolfi fu visto su un autobus quando era invece uscito di casa in macchina poi ritrovata al Villaggio Olimpico. E anche un’altra sulla presenza accanto a lui negli uffici giudiziari di piazzale Clodio di un giovane sconosciuto.

Nel corso degli anni si sono fatte diverse ipotesi compresa quella di un collegamento fra la scomparsa del giudice e il fatto che negli anni precedenti si fosse occupato del fallimento della Fiscom, e poi anche quella della Ambra Assicurazioni. Nel primo caso, spiega ancora il quotidiano, fu condannato Enrico Nicoletti, considerato dagli investigatori il cassiere della Banda della Magliana, e per molto tempo si è ipotizzato che il giudice fosse sepolto in una sua proprietà. Proprio come l’attuale Casa del Jazz dove stamattina si sta scavando.

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