
Giudicato lecito l'accordo tra marito e moglie in caso di separazione, la sentenza
La Cassazione apre agli accordi prematrimoniali. Con l’ordinanza n. 20415 ha infatto giudicato lecito un accordo intercorso tra marito e moglie in caso di separazione.
Secondo quando riportato da il Sole 24 ore e il Messaggero, la Corte ha infatti giudicato lecito l’accordo tra marito e moglie con il quale, in caso di separazione, il marito si impegna a restituire alla moglie il denaro di proprietà della moglie e, spiega il Sole 24 ore, da costei speso per pagare le spese di ristrutturazione di una casa di proprietà del marito. Si tratta dell’ultimo episodio giurisprudenziale in tema di patti stipulati in corso di matrimonio in vista dell’eventualità della separazione o del divorzio.
In termini tecnico-giuridici, la decisione viene argomentata con la considerazione che l’accordo oggetto di giudizio era qualificabile come contratto atipico diretto a realizzare interessi meritevoli di tutela (articolo 1322 del Codice civile) sospensivamente condizionato all’evento della separazione coniugale. In altre parole, la separazione non è intesa dalla Cassazione come “causa” dell’accordo, ma come accadimento dal quale dipende l’efficacia delle pattuizioni stipulate dai coniugi (nel caso specifico, l’obbligazione di restituzione del denaro prestato dalla moglie al marito).
"Questa Corte ha riconosciuto piena validità all'accordo tra i coniugi che vogliano regolamentare i loro rapporti patrimoniali in casi di fallimento del matrimonio", si legge nella sentenza pubblicata lo scorso 21 luglio. I patti prematrimoniali, ma anche quelli stipulati nel corso della vita coniugale, sono quindi legittimi e attuabili in caso di separazione o divorzio. Si supera, scrive il Messaggero, così quella visione paternalistica della famiglia del passato, che concepiva il matrimonio come un'istituzione di "ordine pubblico" e per questo non tollerava che marito e moglie "negoziassero" preventivamente sulla fine della loro unione.