Regista, sceneggiatore e scrittore festeggia il compleanno con all'attivo un Oscar con 'La grande bellezza'
Cantanti cocainomani come Tony Pisapia, repellenti usurai come Geremia de' Geremei, uomini dalla vita grigia come Titta Di Girolamo, giornalisti cinici come Jep Gambardella, direttori d'orchestra al tramonto come Fred Ballinger. Sono solo alcuni dei tanti indimenticabili personaggi che popolano i film di Paolo Sorrentino, regista, sceneggiatore e scrittore napoletano che il 31 maggio compie 45 anni.
Con un Oscar (per 'La grande bellezza'), sette lungometraggi e numerosi premi il bilancio per Sorrentino, appena reduce da Cannes dove ha presentato 'Youth - La giovinezza' con Michael Caine, non può che essere positivo.
Il trailer
Nato a Napoli, nel quartiere del Vomero, il 31 maggio del 1970, Sorrentino, terminato il liceo, si iscrive a Economia e Commercio, ma presto decide di lavorare nel cinema. L’esordio nella regia di un lungometraggio risale al 2001 con ‘L'uomo in più’, dove inizia il sodalizio con Toni Servillo.
Tre anni dopo gira ‘Le conseguenze dell'amore’ e nel 2006 ‘L'amico di famiglia’. Grande notorietà gli dà ‘Il divo’, ispirato alla figura di Giulio Andreotti, interpretato sempre da Toni Servillo, che gli vale il Premio della giuria a Cannes.
E’ del 2011 il suo primo film in lingua inglese è il road movie ‘This Must Be the Place’ con Sean Penn nei panni di Cheyenne, rock star depressa che decide di fare i conti con il suo passato. Il successo internazionale arriva con ‘La grande bellezza’ con il quale vince il premio Oscar come miglior film straniero. Ora nelle sale c'è il suo ultimo lavoro 'Youth - La giovinezza', un film, ha spiegato Sorrentino, su "come si guarda al futuro".