Vietato anche fumare e arrivare tardi alla preghiera in moschea. Il carcere e un corso di dottrina islamica per chi trasgredisce.
Gli uomini non possono indossare jeans attillati, tantomeno scegliere una suoneria musicale per il loro cellulare. Vietato anche il fumo, o arrivare tardi alla preghiera in moschea. Sono queste alcune delle nuove limitazioni imposte dallo Stato Islamico (Is) a Raqqa, nel nord est della Siria, di fatto la 'capitale' siriana dell'autoproclamato Califfato. Chi infrange le regole, spiegano gli attivisti sul campo, va incontro al carcere, con una detenzione minima di dieci giorni durante i quali i detenuti dovranno seguire un corso di dottrina islamica. Al termine della pena è previsto un esame: chi non lo supera dovrà restare in carcere e seguire un altro corso, fino a quando non supererà l'esame finale.
''L'Is ha aumentato le punizioni e le usa come mezzo di intimidazione. Questo ha portato molti a fuggire. Perché ogni punto di vista può essere considerato un reato che porta all'arresto e all'accusa di aver violato la legge di Dio, come sostengono i miliziani. Ma sono loro a non rispettare questa legge'', spiega un abitante di Raqqa, Jassem, al gruppo di attivisti 'Raqqa viene massacrata lentamente'.