cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 14:31
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Dal caro bollette alla concorrenza, oggi il Cdm: i temi sul tavolo

28 marzo 2023 | 10.18
LETTURA: 6 minuti

Alle 17 a Palazzo Chigi. Nessuna novità in arrivo, a quanto apprende l'Adnkronos, sul nodo delle concessioni balneari

Dal caro bollette alla concorrenza, oggi il Cdm: i temi sul tavolo

Il nuovo codice degli appalti e gli interventi contro i rincari energetici, niente norme sulle concessioni balneari. Sono questi i principali provvedimenti attesi nel Consiglio dei ministri, in programma per oggi alle 17 a Palazzo Chigi, che varerà anche il ddl annuale per il mercato e la concorrenza.

Ventidue articoli in 21 pagine, allegati compresi. E' il nuovo decreto per aiutare imprese e famiglie alle prese col caro bollette, oggi sul tavolo del Cdm. Oltre alla sforbiciata all'Iva sul gas, confermata al 5% anche per il secondo trimestre, agli attesi contributi per famiglie e imprese con un occhio attento alle cosiddette energivore, nella bozza del provvedimento all'esame del preconsiglio trovano spazio anche norme in materia di sanità, payback sui dispositivi medici e fisco.

BOLLETTE - Riduzione dell’Iva e degli oneri generali nel settore gas per il secondo trimestre dell'anno 2023. Nel provvedimento si scrive che ''le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali'', contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2023, ''sono assoggettate all'aliquota Iva del 5%. Qualora le somministrazioni di cui al primo periodo siano contabilizzate sulla base di consumi stimati, l'aliquota Iva del 5% ''si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di aprile, maggio e giugno 2023''.

La disposizione si applica anche ''alle forniture di servizi di teleriscaldamento nonché alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto di servizio energia''. In considerazione della riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso, il governo stabilisce che ''le aliquote negative della componente tariffaria ug2c applicata agli scaglioni di 6 consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno sono confermate limitatamente al mese di aprile 2023, in misura pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente. Le aliquote delle componenti tariffarie relative agli altri oneri generali di sistema per il settore del gas sono mantenute azzerate per il secondo trimestre 2023''.

Arriva poi il bonus 'riscaldamento' da ottobre a dicembre per tutte le famiglie con reddito superiore ai 15mila euro. Nelle more della definizione di misure pluriennali da adottare in favore delle famiglie, da finanziare nell’ambito del RepowerEU, a decorrere dal primo ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti diversi da quelli titolari di bonus sociale è riconosciuto un contributo, erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche nei ei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi una certa soglia non ancora specificata nella bozza.

NUOVO CODICE APPALTI - Il nuovo codice punta a velocizzare i cantieri e snellire la burocrazia. Tra le norme in dirittura d'arrivo quelle per l’appalto integrato e quelle che introducono la possibilità di scegliere tra affidamenti diretti o gara per gli appalti superiori a 5 milioni di euro.

BALNEARI - Nessuna novità in arrivo, a quanto apprende l'Adnkronos, sul nodo delle concessioni balneari. Su questo dossier caldo, sul quale si sono arenati i tentativi di sintesi degli ultimi governi, l'esecutivo Meloni dovrebbe accelerare alla luce anche dei moniti della Commissione Ue contro l'ultima proroga fino a tutto il 2024 delle attuali concessioni balneari. Ma, fonti vicine al dossier, fanno sapere che le norme non verranno inserite nel ddl annuale per la concorrenza. Non è esclusa tuttavia avanti un'accelerata in sede di iter parlamentare, magari con un emendamento, se il pressing Ue lo imponesse.

SANITA' - Da un minimo di tre a un massimo di sette anni di carcere. E' la pena che dovranno scontare le persone che sono violente con il personale sanitario. La bozza del decreto legge contiene un articolo che, partendo dal codice penale, stabilisce delle 'Disposizioni in materia di contrasto agli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario'. Le manette scattano se ''la persona offesa è esercente una professione sanitaria o sociosanitaria nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio, nonché chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, nell'esercizio o a causa di tali attività”.

Tra le misure anche l'aumento dell'indennità per il personale di pronto soccorso anticipato a partire dall'1 giugno 2023 e non dall'1 gennaio 2024, come era inizialmente previsto nella legge di bilancio. "All'articolo 1, comma 526, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 - si legge infatti - le parole 'con decorrenza dal 1° gennaio 2024', sono sostituite dalle seguenti: 'con decorrenza dal 1° giugno 2023'". Il riferimento è al comma della legge di bilancio in cui si spiega che "ai fini del riconoscimento delle particolari condizioni di lavoro svolto dal personale della dirigenza medica e dal personale del comparto sanità, dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale e operante nei servizi di pronto soccorso", si sarebbe proceduto a incrementare i limiti di spesa annui lordi previsti per la definizione della specifica indennità (lo stanziamento era di 200 milioni di euro). Nella bozza del Dl energia si precisa anche che alla copertura della misura che prevede l'aumento delle indennità si provvede a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, che a tal fine verrà incrementato per l'anno 2023.

FISCO - Più tempo per il ravvedimento speciale. Slitta dal 31 marzo 2023 al prossimo 30 settembre la prima rata del cosiddetto ravvedimento speciale introdotto dall'ultima legge di Bilancio per sanare le irregolarità sostanziali delle dichiarazioni dei redditi relative agli anni fino al 2021. Cambia inoltre il calendario delle otto rate da versare per mettersi in regola con il fisco, passando dalla precedente cadenza trimestrale a questa tabella di marcia: prima scadenza al 30 settembre 2023, poi 31 ottobre, 30 novembre, 20 dicembre, 31 marzo 2024, 30 giugno 2024, 30 settembre 2024 e 20 dicembre 2024. Sulle rate dalla seconda all'ottava, verranno applicati interessi al 2%.

PAYBACK DISPOSITIVI MEDICI - Dal Governo arriva una prima soluzione al payback per le aziende che producono i dispositivi medici all'interno della bozza del decreto legge energia, l'articolo 6. Per superare il problema legato al payback dei dispositivi medici si prevede l'istituzione di un fondo per il 2023, "per ripiano del superamento del tetto di spesa", che dovrebbe andare a limitare l’impatto dei 2,2 miliardi previsti a carico delle imprese del settore che hanno manifestato più volte in piazza per le enormi conseguenze che il payback avrebbe in termini anche di occupazione persa. Nella bozza non è evidenziato l'ammonatare delle risorse, ma da alcune indiscrezioni potrebbe essere di 1,1 miliardi di euro.

"Gli importi della quota del fondo assegnati a ciascuna Regione potranno essere utilizzati per gli equilibri dei servizi sanitari regionali dell’anno 2022 - si legge nel decreto - Le aziende fornitrici di dispositivi medici, che non hanno attivato contenzioso o che rinunciano al contenzioso eventualmente attivato, versano a ciascuna regione e provincia autonoma, entro il 30 giugno 2023, la restante quota rispetto a quella determinata dai provvedimenti regionali. Per le aziende fornitrici di dispositivi medici che non rinunciano al contenzioso attivato, resta fermo l’obbligo del versamento della quota integrale a loro carico, come determinata dai richiamati provvedimenti regionali o provinciali". "Per esigenze di liquidità connesse all’assolvimento dell’obbligo di ripiano le piccole e medie imprese possono richiedere finanziamenti a banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e ad altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia", precisa il decreto.

Nell'articolo 7 del decreto, si evidenzia anche che in relazione ai versamenti effettuati dalle aziende produttrici dispositivi medici ai fini del contenimento della spesa per dispositivi medici a carico del Servizio sanitario nazionale, considerato che i tetti regionali e nazionale sono calcolati al lordo dell'Iva si interpretano nel senso che per i versamenti effettuati ai fini del ripiano dello sforamento dei tetti della spesa per dispositivi medici, le aziende produttrici dispositivi medici possono portare in detrazione l'Iva determinata scorporando la medesima dall'ammontare dei versamenti effettuati ai fini del ripiano dello sforamento dei tetti della spesa per dispositivi medici,

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza