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Danza: Palermo, Eleonora Abbagnato nella sua citta' con 'Carmen'

19 marzo 2014 | 10.28
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Torna in scena la danza al Teatro Massimo di Palermo con 'Carmen', da oggi al 25 marzo, nella coreografia e regia di Amedeo Amodio sulle musiche dell'opera di Georges Bizet con adattamento e interventi musicali originali di Giuseppe Calì: pro­tagonista l'étoile palermitana dell'Opéra de Paris Eleonora Abbagnato (19, 20, 21 e 23 marzo) che debutta nel ruolo con al suo fianco Nicolas Le Riche (Don José) étoile internazionale sempre dall'Opéra de Paris, compagnia da cui arriva anche Alexandre Gasse (Escamillo), quindi Ashley Bouder (Mica­ela) principal dancer del New York City Ballet. Una coreografia nata nel 1995 per Aterballetto, poi riproposta in numerosi teatri nel mondo fra cui la Scala e che arriva per la prima volta in Sicilia nella interpretazione del Corpo di ballo del Teatro Massimo.

"Sulle ultime note dell'opera -ricorda Amedeo Amodio- si chiude il sipario. In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. A poco a poco o il personale e quanti altri hanno assistito allo spettacolo da dietro le quinte vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, uno sguardo, un oggetto, li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi; per puro caso. È dunque per puro caso che Don José incontra Carmen, che rappresenterà per lui l'unico momento di vita au­tentica, intensa, ma anche quello della morte. A questo punto tutto è stabilito, meno il percorso o il labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati".

Così, spiega il coreografo, "si potranno creare accostamenti scenici imprevedibili e surreali, ma sempre volti verso un'unica fine. Sarà comunque Carmen, profondamente consapevole dell'ineluttabilità del momento finale, a condurre il gioco trasgressivo ed ever­sivo, in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte. La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere, nel mo­mento finale, completamente scarna, desolata ad esprimere la ''solitudine tragica e selvaggia'' di una donna che, sin dall'inizio, cerca di affermare il proprio diritto alla vita e alla libertà". (segue)

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