'Sfide e prospettive per l'industria nazionale della Difesa': è questo il titolo della conferenza organizzata dal Centro Studi Internazionali (CeSi), che si terrà domani a Roma, presso il Casd (Centro Alti Studi per la Difesa), con inizio alle 10. Presiede i lavori Andrea Margelletti, presidente CeSi, introduzione di Guido Crosetto, presidente Aiad. Relatori Antonio Perfetti, Managing Director Mbda Italia e Executive Group Director Sales Business Development Mbda; Enzo Benigni, presidente e amministratore delegato Elettronica; Gianmaria Gambacorta, Senior Vice President Market Strategy and Defence Affairs Fincantieri; Andrea Manciulli, presidente della delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea Parlamentare della Nato; Sergio De Luca, Direttore Generale Operations Finmeccanica. A tracciare le conclusioni dei lavori, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
''Dietro l'alta tecnologia e l'industria della difesa -spiega Margelletti- vi sono maestranze e giovani laureati preparatissimi. L'industria di difesa ha ormai un ruolo duale: non solo nell'ambito strettamente correlato alle forze armate ma nel contesto dell'alta e altissima tecnologia”.
''Mantenere capacità ingegneristiche di sviluppo -rimarca il presidente del CeSi- consente al nostro Paese non solo di avere una sovranità su alcuni settori strategici, ma anche e soprattutto di poter continuare a rappresentare uno sbocco per moltissimi giovani che non dovranno cercare la qualità fori dal nostro paese, ma potranno viverla a casa loro''.
Scopo della conferenza è dunque costituire un momento di riflessione strategica relativamente alle sfide che il nostro Paese dovrà affrontare nel prossimo futuro, al fine di salvaguardare e sviluppare la propria industria della Difesa, in un contesto sempre più competitivo e globalizzato.
Il filo conduttore sarà quello dell’individuazione di un potenziale percorso organico di sviluppo dell’industria più strategica del Paese pur in un contesto di scarsità di fondi nazionali.
In particolare, verrà focalizzata l’attenzione su alcune filiere produttive in grado di generare anche applicazioni 'dual use' capaci di stimolare un effettivo processo di sviluppo tecnologico estendibile anche a settori civili.
