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Dl droga, dalla Camera sì alla fiducia Ncd: "Testo va cambiato in Senato"

29 aprile 2014 | 20.14
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Dl droga, dalla Camera sì alla fiducia Ncd:

Roma, 29 apr. (Adnkronos/Ign) - La Camera ha votato la fiducia al dl droga. I voti favorevoli sono stati 335, mentre 186 i no. Mercoledì, attorno alle 12.30, ci sarà il voto finale sul provvedimento da parte dell'aula di Montecitorio.

"Voteremo la fiducia" sul dl stupefacenti in discussione alla Camera, "ma il testo va modificato al Senato e noi confidiamo nel buonsenso dei senatori" aveva spiegato la capogruppo Ncd alla Camera Nunzia De Girolamo, promettendo battaglia sul testo a Palazzo Madama. Si tratta, comunque, "di un provvedimento che nel complesso ci convince", ha messo in chiaro l'ex sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella.

L'aspetto che non va giù al Nuovo Centrodestra riguarda il nodo della cannabis ogm, tanto che su questo punto il gruppo è arrivato ad abbandonare i lavori della Commissione. Il dl prevede infatti un trattamento diverso tra il Thc contenuto nella cannabis vegetale e il tetraidrocannabinolo sintetizzato in laboratorio, con relativo trattamento tabellare differente. "Ma questa distinzione viene meno - ha spiegato Roccella - sulla cannabis ogm, che tuttavia ha un contenuto di Thc 10 volte superiore. E' come se venisse prodotto un vino ogm con un contenuto di alcol di 10 volte superiore, 130 gradi anziché 13: lo metteremmo o no tra i superalcolici?". Per Roccella "la verità è che persiste ancora una cultura dello spinello, che si traduce nella benevolenza del legislatore".

Per Carlo Giovanardi "il testo ricalca perfettamente il mio", ovvero la legge Fini-Giovanardi bocciata dalla Consulta lo scorso febbraio. Il senatore Ncd sostiene che la legge firmata con Fini "è risorta grazie al lavoro dei colleghi in commissione". "Ci può essere qualche particolare di differenza", ma tutto sommato poca cosa. Quanto alla cannabis ogm, Giovanardi è netto: "Modificheremo questo aspetto in Senato".

A promuovere il testo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. "Per me è un buon risultato - ha detto intervenendo a una conferenza stampa alla Camera - grazie al lavoro delle commissioni si è giunti a un buon risultato". Il decreto in questione è nato "sull'onda dell'urgenza, dopo la sentenza della Corte" che aveva bocciato la Fini-Giovanardi: "Si era creato un far west".

"Esprimo un mio parere personale, da ministro della Salute - ha puntualizzato - dico che noi non abbiamo l'ossessione della quantificazione della pena, puntiamo sul recupero" di chi fa uso di sostanze. Il provvedimento affronta anche il capitolo dei cosiddetti farmaci off label. Anche su questo aspetto, il ministro si dichiara soddisfatta. "Siamo riusciti, dopo tre tentativi - ha rimarcato - ad approdare a una norma equilibrata che non tradisce il diritto d'autore delle imprese ma contempera anche alcuni casi" consentendo "una libertà maggiore nell'utilizzo appropriato dei farmaci", sempre preservando "efficacia e sicurezza".

Per Lorenzin "c'è la necessità di far passare un messaggio: drogarsi non è normale. Fondamentale è sconfiggere la cultura della normalizzazione, una cultura pericolosa che produce danni enormi, soprattutto su giovani e giovanissimi". Anche nel provvedimento in questione, si evince "che il tema più importante - ha sottolineato il ministro - è quello della salute della persona, dell'integrità fisica". Anche perché "c'è un abbassamento nell'età dei consumatori, scesa anche a 11-12 anni, con danni fortissimi e provati scientificamente". Per questo, ha ribadito Lorenzin, la "normalizzazione non deve esistere".

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