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Dl Sostegni, Movimento Partite Iva a governo: 'Modificare calcolo indennizzi'

15 marzo 2021 | 20.36
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Dl Sostegni, Movimento Partite Iva a governo: 'Modificare calcolo indennizzi'

Una "modifica formale del meccanismo di calcolo dei Sostegni contenuti sulla bozza resa pubblica del Decreto Sostegno che approderà al Consiglio dei Ministri". A chiederla è Eugenio Filograna, in qualità di presidente del Movimento Autonomi e Partite Iva, unitamente a tutti gli altri Coordinatori del Movimento in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al ministro Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, al presidente Regione Lombardia Attilio Fontana, al presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al presidente della Camera dei Deputati Alberto Fico.

In particolare Filograna ritiene "la formula dei ristori sopra indicata lacunosa, inefficace e discriminatoria in relazione alle perdite da me subite nel 2020 ed in funzione di quanto concesso sin dall'inizio della pandemia al popolo dei dipendenti". "Richiedo formalmente che la determinazione degli indennizzi - prosegue il presidente - venga calcolata in base alle perdite di fatturato complessivo subite considerando l'intero anno 2020 rispetto al 2019, e non soltanto confrontando i primi mesi dell'anno come sopra indicato, erogando un contributo a Fondo Perduto dell'80% del fatturato, eventualmente dedotto di quanto già percepito dai precedenti ristori, così come già avviene in altri paesi Europei".

Inoltre, il Movimento Autonomi e Partite Iva richiede "un sostegno speciale per tutte quelle nuove aziende aperte a partire dalla seconda metà del 2019 o addirittura già nel 2020 che siano state completamente ignorate e ulteriormente discriminate sino ad ora dalle precedenti misure di sostegno e che lo sarebbero nuovamente anche dal vostro attuale meccanismo, così come proposto in bozza. Per queste attività è fondamentale prevedere al minimo la copertura totale di tutte le spese documentate, unitamente ai compensi dei dipendenti, oltre ad una cifra forfettaria di almeno 1000 euro al netto dell'Iva per ciascun mese di chiusura per almeno il 50% del tempo".

"ln assenza di tali modifiche - conclude Filograna - temo seriamente per il futuro della mia azienda, dei dipendenti che ci lavorano e di tutte le famiglie coinvolte. Infatti, mio malgrado e nonostante il frutto del lavoro di una vita, potrei essere costretto alla chiusura o al fallimento, nonostante abbia messo in campo tutte le energie, utilizzato i miei risparmi per sopperire alla mancanza di entrate economiche e applicato le rigide disposizioni anti Covid confidente del supporto di chi ha imposto le chiusure delle aziende, rivelatosi però ad oggi ampiamente inadeguato ed insufficiente".

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