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Centrodestra: domani il D-day di Fitto, in campo i Conservatori

18 maggio 2015 | 21.39
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L'europarlamentare pronto ai nuovi gruppi, si contano le truppe alla Camera e al Senato

Raffaele Fitto(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Raffaele Fitto(Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Raffaele Fitto molla gli ormeggi. Il varo dei Conservatori e riformatori viene ufficializzato domani, vero D-Day dell'operazione addio a Fi (e Ppe) e dell'iniziativa in chiave di nuovo centrodestra sganciato dal popolarismo europeo e innestato, invece, sul modello inglese di David Cameron. E' di oggi la lettera con cui l'europarlamentare dice addio al Ppe per aderire all'Ecr dei Conservatori e riformisti europei. E' il nome che dovrebbe adottare la nuova formazione in Italia (con la possibile variante di 'riformatori' anziché 'riformisti'), nonché i gruppi al Senato e alla Camera dopo l'annuncio di domani in conferenza stampa prevista per le 11.

Se a palazzo Madama i numeri per formare il gruppo già sulla base della scissione da Fi sembrano assicurati, alla Camera potrebbero arrivare rinforzi da altre formazioni, soprattutto dal gruppo misto e centrista.Il nucleo duro dei fittiani in Parlamento supera le trenta unità, con circa 18 senatori e una quindicina di deputati. Il 'nocciolo duro' della pattuglia in Parlamento di Fitto è formato dai 'pugliesi': e si tratta di sei senatori Senato (Luigi Perrone, Luigi D'Ambrosio Lettieri, Francesco Bruni, Lucio Tarquinio; Pietro Liuzzi, Vittorio Zizza) e 7 deputati guidati da Rocco Palese, segretario d'aula del partito. Punti di riferimento al Senato e alla Camera sono rispettivamente Cinzia Bonfrisco e Daniele Capezzone. Nell'operazione potrebbero rientrare anche i popolari per l'Italia di Mario Mauro. Il senatore Tito Di Maggio oggi, annunciando il suo interesse per l'iniziativa di Fitto, non ha escluso allargamenti.

Maurizio Bianconi, uno dei pasdaran fittiani, parla di un movimento che vada ''oltre le prossime elezioni, per ricostruire in Europa e in Italia un centrodestra unificante e rappresentativo di interessi che oggi nessuno rappresenta, né Merkel, né Le Pen". Domani sarà l'occasione per chiarire se la scissione da Fi sarà immediata o se passerà ancora qualche giorno. Sull'opportunità di accelerare prima delle elezioni regionali, infatti, non vi sarebbe piena intesa, ma d'altra parte la rottura con i berlusconiani, dicono in molti, si è già consumata platealmente e sarebbe prevalsa la linea dell'inutilità di ulteriori indugi.

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