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Camera: Baldelli dr.Jekyll e mr.Hyde, politico di giorno imitatore di notte

25 marzo 2015 | 18.15
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Il vice presidente della Camera ha presentato il suo libro di vignette satiriche "Stai Sereno - Mica tanto", dedicate alla politica con una dissacrante carrellata di imitazioni di colleghi, non sempre apprezzate

La copertina del libro di Baldelli
La copertina del libro di Baldelli

Disegnatore e vignettista satirico, imitatore e all'occorrenza cantante, Non è il profilo di un intrattenitore in cerca di un posto nel palinsesto di una tv, ma è la faccia meno conosciuta di Simone Baldelli, vero dottor Jekyll e mister Hyde del Parlamento: di giorno compassato vice presidente della Camera, di sera - quando si presenta l'occasione propizia e la platea è ricettiva e ben disposta - eccentrico showman.

Oggi, nell'austera sala della Regina (davanti alla presidente Boldrini e a molti suoi colleghi deputati), si è fatta largo la natura irridente e ironica di Baldelli, che ha presentato il suo libro di vignette e illustrazioni "Stai sereno - mica tanto. Viaggio satirico illustrato nell'Italia di Renzi e Prandelli a cavallo tra la fine del Porcellum e l'inizio dell'Italicum", dedicato, guarda un po', alla politica e ai politici, in un lasso di tempo che va approssimativamente dalla caduta del governo Monti, con le elezioni del febbraio 2013, fino all'arrivo a palazzo Chigi di Matteo Renzi.

"Baldelli - ha raccontato il giornalista Arturo Diaconale - l'ho conosciuto quando era un ragazzo che frequentava il partito Radicale. A quei tempi, parlo di più di 20 anni fa, facevamo delle iniziative politiche al teatro Flaiano e lui mi propose di fare una serata diversa dedicata alla politica. Si portò dietro una claque di 200 amici e fece un one man show di due ore. Fu un successone, al punto tale che proposi a Pier Francesco Pingitore di portarlo al Bagaglino. Cosa che poi non si realizzò".

La presentazione delle vignette (accompagnata dal pezzo di apertura della colonna sonora di 'Pulp Fiction') è stata intervallata dalle imitazioni: da Silvio Berlusconi a Romano Prodi e Pierluigi Bersani, da Renato Brunetta a Fabrizio Cicchitto e poi ancora Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Giulio Tremonti che non ama molto essere rappresentato. "Eravamo a un ufficio di presidenza di Fi che dire teso è un eufemismo - ha raccontato Cicchitto - a un certo punto Berlusconi per rompere la tensione chiede a Baldelli di fare l'imitazione di Tremonti, che era lì davanti a noi".

"Ieri sera - ha attaccato Baldelli riproducendo fedelmente la voce dell'ex ministro dell'Economia - giocavo a scacchi da solo. Ogni volta che giravo la scacchiera per fare la mia mossa e guardavo la disposizione dei pezzi pensavo: quest'uomo gioca come un vero genio. Ma la cosa bella - ha concluso Baldelli con la voce di Tremonti - è che io quel genio alla fine l'ho battuto".

Chiosa il giornalista Luca Telese: "A questo punto bisogna proporre a Berlusconi di stroncare la carriera politica di Baldelli, affinché la sua carriera di imitatore e showman possa dispiegarsi senza ostacoli".

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