"Come comunicatori crediamo che la norma (norma Uni 11483:2021) sia una novità che aspettavamo da tantissimo tempo. Essa legittima infatti la professione del comunicatore, che non può improvvisarsi ma deve avere delle competenze e agire con etica e deontologia, rispettando i principi che richiede la comunicazione trasparente". Sono le parole di Martina Marmotta, responsabile della comunicazione interna e dello sviluppo organizzativo di Italo, all'incontro organizzato da Manageritalia a Roma per la presentazione del modello pilota per la certificazione delle competenze dei comunicatori professionali, sviluppato in collaborazione con Saa, la School of Management dell'Università degli Studi di Torino.