Natale, per cenoni 2025 spenderemo 792 mln per pesce, 160 euro a famiglia, +20%

Indagine Fedagripesca per Adnkronos. Cresce attenzione a qualità: al nord 'vincono' orate, branzini e salmone, al centro cozze e calamari, al Sud sardine e polpi

Natale, per cenoni 2025 spenderemo 792 mln per pesce, 160 euro a famiglia, +20%
22 dicembre 2025 | 14.18
LETTURA: 2 minuti

il 2025 si chiude positivamente per la spesa del pesce sulle tavole degli italiani, con aumento per le imminenti festività natalizie del 20% rispetto all'anno scorso. Ammonta infatti a 792 milioni di euro la spesa complessiva degli italiani per pesci, molluschi e crostacei per le festività del 2025, con una spesa media per famiglia intorno ai 160 euro. E' quanto risulta da un'indagine realizzata da Confcooperative Fedagripesca per Adnkronos, in vista delle prossime ricorrenza con una attenzione particolare alla spesa per la Vigilia di Natale, in cui il pesce la fa da padrone.

Livelli più elevati si riscontrano nelle aree costiere e nei grandi centri urbani, dove aumenta il consumo di crostacei e specialità di mare. Un andamento che conferma il settore ittico come elemento identitario della cucina italiana e comparto sempre più strategico nei consumi delle famiglie. La crescita è sostenuta da una maggiore attenzione alla qualità e alla provenienza del prodotto e si riflette in particolare nei consumi domestici e nei menù tradizionali, a partire dalla Vigilia a base di pesce, che resta uno dei momenti più rilevanti dell’anno per gli acquisti.

Sul piano geografico emergono differenze significative nelle scelte dei prodotti e nelle modalità di preparazione. Nel Nord Italia prevalgono soluzioni pratiche e ricette semplici: orate, branzini e salmone vengono cucinati soprattutto al forno, al vapore o in padella, mentre gamberi e scampi sono destinati in larga parte ad antipasti e piatti freddi.

Nel Centro Italia restano centrali molluschi e cefalopodi, come vongole, cozze, seppie e calamari, cucinati prevalentemente in umido o saltati in padella e utilizzati nei primi piatti della tradizione, dalle paste ai frutti di mare alle zuppe. Nel Sud e nelle Isole, dove è più forte il legame con il pescato locale, dominano preparazioni che valorizzano il prodotto fresco: alici, sardine, polpi e totani vengono serviti fritti, alla griglia o marinati, mentre i crostacei trovano spazio anche in versioni crude o appena scottate.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza