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Elezioni 2022, Landini: "Astensione è emergenza democratica"

29 settembre 2022 | 11.52
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"Chiara vittoria della destra, frutto di legge elettorale sbagliata"

(Fotogramma)
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''Il risultato delle elezioni è molto chiaro. C'è una vittoria dello schieramento di destra, che ha ottenuto una maggioranza molto precisa dentro al Parlamento, frutto di una legge elettorale che considero sbagliata, ma sicuramente va riconosciuto che le elezioni hanno espresso questo voto''. Il leader della Cgil, Maurizio Landini, lo afferma a margine dell'assemblea Cgil di Roma e Lazio.

''C'è un altro dato che da queste elezioni emerge e cioè una situazione di astensione nel voto che indica una emergenza democratica. Quando il 37%, ovvero un italiano su tre, decide di non andare a votare perché non si sente rappresentato dalle proposte politiche in campo, credo che sia un segno particolarmente importante'' sottolinea il leader della Cgil.

''Se mettiamo insieme quelli che non sono andati a votare e quelli che hanno espresso un voto diverso dal centrodestra, pur con proposte politiche diverse tra di loro - dice Landini - quello che emerge è sicuramente che in Parlamento questa destra ha una maggioranza molto chiara, ma non è detto che nel Paese ci sia questa maggioranza per le cose che devono essere fatte''.

''Oggi - sottolinea ancora - le emergenze che c'erano prima delle elezioni ci sono ancora di più, la gente alla fine del mese non ci arriva, le bollette continuano ad aumentare. Lo stesso documento presentato dal governo in questi giorni indica il prossimo anno un rischio recessione, con una caduta secca della crescita del nostro Paese. Noi vogliamo che tutto questo non si traduca in un arretramento dei diritti e una ulteriore perdita dei posti di lavoro. Ci vogliono interventi adesso, che affrontino il caro bollette, mettendo un tetto al prezzo del gas e tassando gli extra profitti delle imprese, da ridistribuire ai salari e alle pensioni''.

''Noi - afferma il leader della Cgil - chiediamo al prossimo governo che con i sindacati e con le parti sociali apra un confronto vero prima di prendere delle decisioni, sia per la legge di bilancio, sia per la battaglia da fare con l'Europa per superare l'austerità e che definisca nuove regole. Noi su questo ci mobiliteremo il prossimo 8 ottobre, data che avevamo stabilito prima delle elezioni. Il lavoro fa delle proposte all'Italia e all'Europa. E avevamo detto che qualsiasi governo ci sarà, noi ci confronteremo. Il sindacato non cambia idea a seconda del quadro politico che c'è. Noi dobbiamo dare risposte ai lavoratori, giovani e pensionati, cambiando leggi e politiche sbagliate''.

Quanto al "reddito di cittadinanza, il salario minimo e la legge sulla rappresentanza sono provvedimenti importanti, che possono essere sicuramente migliorati, ma che non vanno né cancellati, né tagliati sul piano sociale. Purtroppo la povertà è aumentata e questi sono strumenti che devono essere utilizzati''.

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