''Mi aspetto che l'Europa avvii uno sforzo gigantesco per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento, includendo lo sviluppo dello shale gas nel continente, l'aumento dell'importazione di Gnl e una maggiore focalizzazione sulle forniture di Algeria, Libia e Norvegia''. Ad affermarlo, in un'intervista al 'Financial Times', e' l'ad di Eni Paolo Scaroni sottolineando che ''ogni decisione ha delle ripercussioni''. "Abbandonare il nucleare - segnala l'ad - significa utilizzare più gas. I limiti alla CO2 significano meno carbone e più gas''.
Scaroni, inoltre, ribadisce che l'Europa "è troppo dipendente dal gas russo per fermare le importazioni nel breve termine dal paese'' in seguito alla crisi con l'Ucraina. Tuttavia, rileva Scaroni, ''credo che l'Italia riuscirebbe a gestire la situazione", di mancanza di gas russo.