E.On e Reckitt Benckiser hanno annunciato l'intenzione di portare avanti la partnership avviata nella produzione di energia elettrica e calore presso lo stabilimento di Mira dell'azienda di beni di consumo. L'accordo finalizzato dalle due aziende, si legge in una nota del gruppo energetico tedesco, prevede la sostituzione dell'impianto di cogenerazione di energia elettrica e calore (CHP- Combined Heat and Power) da 7,5 MW attualmente installato presso lo stabilimento Reckitt Benckiser nel sito di Mira, con un nuovo impianto di cogenerazione da 1,5 MW.
E.On si occuperà della pianificazione, del finanziamento, della costruzione e della messa in funzione della nuova unità che sarà in grado, una volta avviata di fornire allo stabilimento l'energia elettrica e il gas necessari per coprire le necessità di alimentazione e riscaldamento non coperti dal nuovo impianto CHP. La soluzione complessiva proposta sarà in grado di ridurre i costi energetici del 20% e le emissioni di CO2 di 4.300 tonnellate annue.
''L'impianto realizzato -commenta Robert Hienz Ceo di E.On Connecting Energies- è perfettamente in linea con il nostro obiettivo di essere un partner di fiducia per i nostri clienti, in grado di offrire energia in modo efficiente e a costi contenuti''. La soluzione proposta da E.On, sottolinea Matteo Mori, Supply Director dello stabilimento Reckitt Benckiser di Mira- ci consentirà non solo di risparmiare sui costi, ma anche di centrare il nuovo obiettivo che prevede un'ulteriore riduzione del 30% delle emissioni di CO2 entro il 2020''.