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Euro 2016

Il rigore di Teotino, la Francia deve aspettare Pogba con fiducia

11 giugno 2016 | 16.41
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Paul Pogba - AFP
Paul Pogba - AFP

Gli hanno caricato sulle spalle tutta l’Europa e adesso glielo rinfacciano. E’ bastata una partita giocata così così per cambiare l’umore della Francia su Paul Pogba. Ieri tutte le foto di prima pagina erano le sue. L’editoriale dell’Equipe era categorico: “Se Platini ci ha fatto vincere l’Europeo casalingo nel 1984, se Zidane ci ha fatto vincere il Mondiale casalingo nel 1998, allora Pogba ci deve far vincere l’Europeo casalingo dei 2016”. Oggi a 24 ore e una partita di distanza il sondaggio del giorno di France Football è bastato su questa domanda:

“Deschamps deve lasciare in panchina Pogba mercoledì contro l’Albania?”. E, al momento, il 36% degli interpellati ha risposto: “Sì”. Mica pochi. Troppi. E’ vero, il debutto del fuoriclasse juventino non è stato brillantissimo, anzi è stato abbastanza deludente. E’ vero, Deschamps l’ha tolto a un quarto d’ora dalla fine e anche grazie a questo cambio, forse, la Francia ha battuto in extremis la Romania.

E’ vero, dopo la partita Deschamps, pur difendendolo, ha detto che tutti da lui si aspettano di più. Però, non si può buttare via così un fenomeno per il quale sul mercato ci sono offerte da 120 milioni. Probabilmente lui ci ha messo anche un po’ del suo. Prima di entrare in campo. Nelle tante interviste rilasciate alla vigilia.

Frasi celebri: “Nella mia carriera voglio vincere tutto: Champions, Mondiali ed Europei. Soprattutto voglio che fra trent’anni su Youtube si cerchino i miei video, come oggi si cercano quelli di Pelé e Maradona” e “Non mi piace mai essere il numero 2: né quando gioco a carte, né quando gioco alla Play Station, né quando gioco a calcio. Voglio essere sempre il primo”. Ci vuole personalità per dirlo. La stessa personalità che poi bisogna avere anche in campo.

Pogba ce l’ha. Al punto che a volte vuole strafare. E’ la sua voglia di stupire che gli impedisce di giocare bene quando non riesce a giocare benissimo. Maturerà. Se non avrà fretta. I 120 milioni li vale tutti. Se ne accorgeranno anche i francesi impazienti che mercoledì lo vorrebbero in panchina.

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