"La visione di Donald Trump dell'influenza e della potenza americana nel mondo è sfrenatamente incoerente e ondivaga nei principi. Passa dall'isolazionismo all'avventurismo militare nello spazio di una frase". E' quanto si legge in una lettera aperta pubblicata da oltre 50 esperti repubblicani di politica estera, tra i quali molti ex consiglieri di George W. Bush come Frances Townsend e Dov Zakheim, che dell'amministrazione dell'ultimo presidente repubblicano sono stati consigliere per la Sicurezza Interna e sottosegretario alla Difesa.
La lettera, pubblicata sul sito 'War on the Rocks', è opera dell'iniziativa di Eliot Coehn, ex funzionario del dipartimento di Stato sempre sotto Bush, e Bryan McGrath, che è stato consigliere per la politica estera della campagna di Mitt Romney nel 2012, allarmati per le affermazioni contraddittorie e stravaganti di Trump che porterebbero ad una politica estera disastrosa su tutti i fronti.
"La sua promessa di una posizione aggressiva nei negoziati commerciali è una ricetta per il disastro economico e il suo sostegno ad un esteso uso della tortura non è accettabile", si legge ancora nella lettera che fa riferimento anche ad uno dei punti più controversi dalla campagna di Trump, gli attacchi populisti contro l'Islam.
La sua "retorica piena di odio anti-islamica compromette il vero sforzo nella lotta all'estremismo islamico, alienando il sostegno di partner del mondo islamico che contribuiscono in modo significativo a questi sforzi". Inoltre, aggiunge il documento, le sue affermazioni "mettono in pericolo i diritti e le libertà garantite ai musulmani americani".
Sotto accusa anche la "sua ammirazione per un dittatore come Vladimir Putin, inaccettabile da parte del leader della più grande democrazia del mondo". Trump "è fondamentalmente disonesto", conclude la lettera, ricordando i tentativi del candidato di negare posizioni prese in passato su questioni di politica estera, come la guerra in Iraq o il conflitto libico del 2011.
