"Le cose girano ma alla fine, come al solito, tutto finisce di nuovo a Malagrotta. E' una vita che ricade tutto sulle spalle dei cittadini che abitano intorno alla discarica. La nostra paura è quella che l'emergenza rifiuti sarà gestita attraverso la costruzione di nuovi impianti. Per 40 anni siamo stati il 'monnezzaio' di tutta Europa, hanno scaricato non si sa cosa anche con gli aerei. Ora vorrebbero costruire la seconda linea TMB e vorebbero metterla in funzione ma da qui non passerà nessuno. Siamo disposti anche a metterci sdraiati per terra. Noi non abbiamo paura perchè non abbiamo più nulla da perdere''. Così Mario Ungarelli, portavoce del Comitato 'Popolo della Nebbia', che rappresenta i cittadini che vivono intorno all'area di Malagrotta, in merito all'ipotesi di un'eventuale requisizione degli impianti 'Colari'.
"Qui ne va del futuro dei notri figli e dei nostri nipoti -sottolinea Ungarelli- Valle Galeria è ormai persa per almeno 500 anni. La situazione è strana -scherza- perchè il sindaco Marino vuole bonificarla facendola diventare come 'Central Park' ma da noi ci sono le pecore che mangiano nei punti dove viene sversato il petrolio. Inoltre le canaline d'acqua di Malagrotta che buttano giù percolato finiscono dai canali di Rio Galeria dentro il Tevere e successivamente arrivano a Fiumicino. Ma nessuno sta facendo niente. Come si fa a pensare di bonificare un'area senza togliere le fonti di inquinamento?''.
Tra queste, spiega il portavoce del Comitato 'Popolo della Nebbia', ''c'è l'inceneritore degli ospedalieri che non ha mai smesso di funzionare, c'è lo stoccaggio del petrolio che è pericolosissimo e il gas per cui viviamo su una bomba che può esplodere da un momento all'altro. Vogliono fare nuovi impianti e allo stesso tempo dicono che vogliono aumentare la differenziata -osserva- Ma allora a che servono?''.
Infine Ungarelli lancia un appello a Marino: "perchè non ci chiama e ci ascolta visto che siamo i diretti interessati? Marino vuole costruire un grande parco a Malagrotta ma come si può pensare a una cosa del genere con una discarica che non ha mai smesso di funzionare?''.
''Se parte di nuovo l'inceneritore spento l'odore arrivera' fino a San Pietro. E pensare che dalla zona dove vivo, Piana Del Sole, che doveva essere il fiore all'occhiello di Roma e dove vivono cinquemila persone, stanno scappando persino i costruttori -conclude- Da noi ci si ammala di tumore e si muore. Insomma siamo disperati''.
