cerca CERCA
Martedì 19 Marzo 2024
Aggiornato: 03:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Garlasco, riparte il processo: riflettori puntati sulle perizie

08 ottobre 2014 | 10.37
LETTURA: 3 minuti

Al centro dell'udienza le analisi sulla camminata di Stasi e sul materiale genetico trovato sulle unghie della vittima. Rita Poggi: "Aumenta la speranza di avere giustizia per nostra figlia"

La villetta di via Pascoli dove è stata trovata morta la vittima (Infophoto)
La villetta di via Pascoli dove è stata trovata morta la vittima (Infophoto)

Al via la nuova udienza del processo che vede imputato Alberto Stasi per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, trovata morta nella villetta di via Pascoli a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007.

Nell'aula al primo piano, davanti ai giudici della prima corte d'assise d'appello di Milano, in prima fila c'è Alberto con i suoi legali, presenti come sempre anche i genitori di Chiara, Rita e Giuseppe. "Sono stati mesi lunghi, ma la nuova perizia sulla camminata aumenta la nostra speranza di avere giustizia per nostra figlia", afferma Rita Poggi. "La nuova perizia sperimentale sulla camminata aumenta le possibilità che Alberto aveva di sporcarsi le scarpe", dice. Un elemento che, per l'accusa, concorre a dimostrare la colpevolezza dell'imputato. "Abbiamo fiducia nei giudici", conclude.

Al centro dell'udienza di oggi ci saranno, appunto, le perizie sulla camminata di Stasi e le analisi genetiche delle unghie della vittima ordinate dai giudici d'appello 'bis', dopo che la Cassazione ha ordinato un nuovo processo.

ln particolare la pubblica accusa rappresentata dal pg Laura Barbaini, così come la parte civile, presenteranno delle memorie in cui offrono nuovi spunti sul delitto che, a sette anni di distanza e dopo tre gradi di giudizio, non ha ancora dato un volto al colpevole. E la difesa è pronta a ribattere con nuove indagini difensive alla tesi dell'accusa e ad avanzare diverse eccezioni di fronte alle conclusioni degli esperti. Se la perizia genetica lascia aperto più di un dubbio sulla certezza che sia di Alberto il Dna trovato sulle unghie della vittima, gli esami sperimentali riducono, di molto, le possibilità che l'allora fidanzato potesse uscire dalla villetta di via Pascoli senza sporcarsi di sangue le scarpe e senza che quelle tracce ematiche venissero poi trovate sul tappetino della sua auto, macchina su cui sale per raggiungere la vicina caserma dei carabinieri e dare l'allarme. Nel nuovo processo torna centrale anche la bicicletta nera vista da una vicina dei Poggi la mattina del delitto. I pedali della bicicletta, su cui anche il pg ha svolto degli accertamenti nelle ultime settimane, sarebbero stati sostituiti secondo l'avvocato di parte civile Gian Luigi Tizzoni.

In aula, il processo abbreviato si svolge a porte chiuse, oltre ai periti nominati dai giudici sono presenti anche i consulenti di parte.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza