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Sicilia: arresti deputati, ecco la conversazione tra Dina e Bevilacqua

27 maggio 2015 | 13.30
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“Come siamo... A che punto siamo gioia mia? Tutto a posto”?. Inizia così una conversazione tra il deputato regionale dell'Udc all'Ars Nino Dina, Presidente della Commissione Bilancio e Giuseppe Bevilacqua, entrambi arrestati oggi per corruzione elettorale. Secondo il gip Ettorina Contino Bevilacqua "dopo l'esito sfavorevole delle elezioni comunali del 2012 a Palermo si era impegnato ad appoggiare la candidatura del deputato Nino Dina per il rinnovo dell'Ars dell'ottobre 2012, ottenendo in cambio da quest'ultimo la promessa di due incarichi pubblici di consulenza da conferire" alla sorella e alla compagna di Bevliacqua. Le voci dei due, Bevilacqua e Dina, vengono registrate solo una volta, il 16 ottobre 2012: “Ma quelle cose non mi dai novità? Di... mia sorella e Anna?”, chiede Bevilacqua a Dina e quest'ultimo lo rassicura: "No, e quelli sonooooo... pronti, subito dopo queste cose, cominciamo... entro novembre comincia tutto perché sono già pronte le cose... capito? Falla stare serena.. Giuseppe”. E Bevilacqua saluta dicendo a Dina: “A disposizione sempre”. Per i magistrati “Non v'è dubbio che l'accordo è consistito nella promessa di procacciamento di voti fatta da Bevilacqua a Dina in cambio della promessa fatta da parte di quest'ultimo del conferimento di un incarico pubblico retribuito a Bevilacqua Teresa e a Ragusa Anna Brigida”.

Qualche giorno prima, Bevilacqua parlando con la sorella Teresa, cioè il 27 luglio 2012, parla delle promesse che dice di avere ricevuto da Dina: La sorella gli chiede: "Come è andata?" e lui: “Siamo andati... io e Nino Dina allo Scudiero. Siamo andati a mangiare là, poi siamo usciti, abbiamo passeggiato come ai tempi di Drago, da una parte all'altra, in via Libertà”. “Allora lui mi ha detto... dice: 'Innanzitutto', dice, 'tu chiamami lunedì, io vengo nella tua segreteria...', 'via Antonio Marinuzzi'. Poi mi fa... dice: 'Ma tu c'hai a qualcuno della famiglia da poter impostare? Io...', dice, 'ti posso dare un incarico eee...', dice, 'di 15 mila euro', dice, 'anche se non viene'”. Teresa si informa sulla tipologia di contratti: "progetto o incarico?". E Bevilacqua replica: “Mi ha detto un incarico, dice, 'Dimmi una persona familiare o se è diplomata o se è laureata, di quindicimila euro', che può essere un anno, mi ha detto un anno”.

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