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Bellezze d'Italia

Villa Lante e i mostri di Bomarzo, itinerari tra splendore e misteri

02 novembre 2016 | 15.04
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Bagnaia, Villa Lante (foto di Fabrizio Ardito)
Bagnaia, Villa Lante (foto di Fabrizio Ardito)

Nel cuore di Viterbo, città dei Papi, tra i giardini di Villa Lante a Bagnaia, o tra i mostri di Bomarzo (FOTO). Sono gli itinerari proposti al viaggiatore che lungo l'autostrada si ferma per una sosta nell'area di servizio Flaminia Est. Le experience rientrano nel progetto di Autostrade per l'Italia 'Sei in un Paese meraviglioso. Scoprilo con noi', sviluppato in collaborazione con Touring Club Italiano e Slow Food Italia, per promuovere il turismo di qualità.

'Città dei Papi', 'città di Santa Rosa', 'città delle terme', Viterbo si presenta in tutto il suo splendore medievale tra torri, cortili e loggiati. Passeggiare nel quartiere San Pellegrino è come fare un salto indietro di secoli, immancabile poi la visita al centro religioso della città: piazza S. Lorenzo, con la Cattedrale e il palazzo dei Papi. Ma Viterbo è anche città dalle 'acque magiche', con le sue fonti termali apprezzate fin dall’antichità.

Una foresta popolata di mostri, tartarughe, draghi, guerrieri e addirittura una casa pendente. Immagini enormi e curiose nate dalla fantasia degli scultori di cinque secoli fa. Si presenta così il giardino incantato del Bosco Sacro di Bomarzo, voluto dal condottiero cinquecentesco Vicino Orsini. Conosciuto con il nome di Parco dei Mostri, si disse che le sue sculture nacquero per consolare il cuore del principe, infranto dalla morte dell’amata moglie Giulia Farnese.

Protagonista dell'itinerario tra antichi borghi è il peperino, roccia grigiastra punteggiata di piccoli frammenti minerali, risultato delle eruzioni esplosive del vulcano Cimino circa 500mila anni fa. Il viaggio porta a Orte, il cui borgo è rinomato per alcune rievocazioni storiche medievali e soprattutto per la processione del Cristo Morto, e a Vitorchiano, vera 'patria' del peperino. A pochi chilometri da qui, sulle pendici dei Monti Cimini, ai margini del pittoresco centro di Bagnaia si trova l’ingresso di Villa Lante, con due palazzine affrescate e un grandioso giardino, famosa anche per i giochi d’acqua delle fontane. Sulla via del ritorno verso l’autostrada si giunge a Soriano nel Cimino, con il maestoso Castello Orsini e la fontana di Papacqua.

In viaggio tra i borghi della Tuscia si arriva a Caprarola, dove Palazzo Farnese rappresenta il monumento alle glorie di una delle più influenti famiglie del Rinascimento, e poi, ancora, a Corchiano, Fabrica di Roma, Nepi e Ronciglione.

Il cuore dell’economia agroalimentare della Tuscia è rappresentato dal profumato olio extravergine ma speciale menzione merita anche la susianella, un salume molto speziato, a forma di ferro di cavallo o ciambella, con fegato e finocchietto selvatico nell'impasto. In particolare a Viterbo si trovano gli autentici produttori artigianali di questo salume di antichissima origine.

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