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Accoltella e lancia acido contro la moglie: catturato a Ravenna

24 luglio 2017 | 11.54
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Accoltella e lancia acido contro la moglie: catturato a Ravenna

Era arrivato fino a Ravenna nella sua fuga precipitosa, portandosi dietro i figli di 12 e 14 anni ma, ieri sera, il 43enne kosovaro accusato di aver aggredito la moglie al culmine di una lite sabato mattina nella loro abitazione a Forlì, gettandole della sostanza acida sul volto e colpendola con un coltello, è stato catturato dai carabinieri di Forlì. I due ragazzini stanno bene mentre la moglie è ricoverata in ospedale ma non è in pericolo di vita.

Sabato mattina l'uomo si è scagliato violentemente contro la moglie, nella loro abitazione di viale Salinatore a Forlì, lanciandole dell'acido sul volto, colpendola con un coltello e provocandole delle fratture al cranio. Poi è fuggito a bordo della propria auto portando con sé i figli. I carabinieri hanno avviato immediatamente le ricerche e ieri sera lo hanno fermato e condotto al comando provinciale di Forlì per dare esecuzione al decreto di fermo emesso dal sostituto procuratore di Forli-Cesena, Laura Brunelli.

Attualmente l'uomo, a quanto si apprende, è recluso nel carcere di Forlì. Per la donna, già sabato, era stato escluso il pericolo di vita quando era stata ricoverata nel reparto di medicina d'urgenza dove si trova tutt'ora.

Il fatto che l'acido non fosse concentrato e che i vicini siano accorsi al fianco della 37enne, dopo la fuga del marito, e le abbiamo subito pulito il volto, permetterà alla donna, a quanto si apprende, di non perdere la vista. Ha però ustioni di primo grado sulla pelle e il pestaggio selvaggio del marito le ha causato diverse fratture tra cui al setto nasale e allo zigomo destro, con una prognosi di un mese e mezzo di ospedale.

La famiglia non era segnalata come problematica, né nota ai servizi sociali e l'uomo non aveva precedenti. I due minori ora sono stati affidati a una struttura protetta. Nei confronti del 43enne, il sostituto procuratore di Forlì-Cesena, Laura Brunelli, ha emesso un decreto di fermo per lesioni gravissime e minacce aggravate e domani dovrebbe avvenire la convalida del provvedimento davanti al gip.

Le indagini dell'arma per rintracciarlo hanno abbracciato un ampio raggio che ha raggiunto diversi Paesi esteri come la Germania, la Svizzera, la Slovenia e il Kossovo, dove l'uomo ha parenti. I carabinieri stanno ancora accertando se qualcuno lo ha aiutato nella fuga e se sono presenti complici da assicurare alla giustizia.

Dalle intercettazioni dell'auto, l'uomo sembrerebbe essersi prima diretto verso la Svizzera, per poi fare marcia indietro e tornare in Italia dove i carabinieri lo hanno localizzato nel Ferrarese, seguendolo fino a Russi nel Faentino (Ravenna) per poterlo fermare in sicurezza, preoccupati anche del fatto che potesse far del male ai figli nell'opporre resistenza all'arresto. L'uomo, fortunatamente, si è arreso subito e i due bambini sono apparsi tranquilli nonostante il dramma in corso.

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