La biologa genetico-forense, a quanto apprende l'Adnkronos, ha comunicato l'esito della perizia. Perito Coppe: "Lembo facciale di persona vicina a bomba". Mambro: "Perizia sia nuovo inizio" Fioravanti: "Sta emergendo che verità è un'altra"
E' ufficiale: non c'è il Dna di Maria Fresu sui reperti organici (un osso della mano e un lembo facciale con uno scalpo) ritrovati all'interno della bara della donna morta nella strage del 2 agosto 1980 e riesumati il 25 marzo scorso per incarico della Corte d'Assise di Bologna che sta processando l'ex terrorista dei Nar Gilberto Cavallini. La biologa genetico-forense Elena Pilli, a quanto apprende l'Adnkronos, d'accordo con il presidente della Corte Michele Leoni, ha comunicato infatti nelle ultime ore ai periti di parte civile e della difesa l'esito della perizia, che verrà poi dettagliata nella relazione che Pilli dovrà depositare la prossima settimana.