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"Qui alunni alta borghesia, lì figli di badanti", bufera su scuola romana

15 gennaio 2020 | 14.17
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Fa discutere il testo presente sul sito dell'istituto, che si difende così: "Mai discriminazioni in ripartizione alunni nei plessi"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

In una sede "alunni appartenenti a famiglie del ceto medio-alto". Nell'altra, "alunni di estrazione sociale medio-bassa". Fa discutere il testo presente sul sito di una scuola romana, l'Istituto Comprensivo di via Trionfale. "L’ampiezza del territorio rende ragione della disomogeneità della tipologia dell’utenza che appartiene a fasce socio-culturali assai diversificate", si legge sul sito. "La sede di via Trionfale e il plesso di via Taverna accolgono, infatti, alunni appartenenti a famiglie del ceto medio-alto, mentre il Plesso di via Assarotti, situato nel cuore del quartiere popolare di Monte Mario, accoglie alunni di estrazione sociale medio-bassa e conta, tra gli iscritti, il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana; il plesso di via Vallombrosa, sulla via Cortina d’Ampezzo, accoglie, invece, prevalentemente alunni appartenenti a famiglie dell’alta borghesia assieme ai figli dei lavoratori dipendenti occupati presso queste famiglie (colf, badanti, autisti, e simili)", prosegue il testo.

Il caso, portato alla ribalta da Leggo, è finito anche nel mirino della ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina: "La scuola dovrebbe sempre operare per favorire l'inclusione. Descrivere e pubblicare la propria popolazione scolastica per censo non ha senso. Mi auguro che l'istituto romano di cui ci racconta oggi Leggo possa dare motivate ragioni di questa scelta. Che comunque non condivido".

Il consiglio di istituto della scuola di via Trionfale dopo le polemiche ha precisato: "I dati riportati nella presentazione della scuola, composta da 4 distinti plessi, collocati in diversi contesti socio-culturali, sono da leggere come mera descrizione socio-economica del territorio, secondo le indicazioni del Miur per la redazione del Pof. L’istituto scolastico non ha mai posto in essere condotte discriminatorie nella ripartizione degli alunni nei diversi plessi o nelle diverse classi".

"Infatti -osserva l'istituto-, è importante chiarire che al momento dell’iscrizione dei propri figli, sono i genitori a scegliere uno dei 4 plessi scolastici dell’istituto IC via Trionfale sulla base dei criteri della residenza e/o del luogo di lavoro. In ogni caso, si ritiene opportuno procedere ad una modifica del Pof perché siano rimosse le definizioni interpretate in maniera discriminatoria e perché si possano descrivere compiutamente i percorsi formativi e inclusivi realmente applicati e portati avanti dalla scuola e dalle famiglie dell’IC Via Trionfale".

"La scuola, infatti, attua costantemente e quotidianamente, attraverso l’istituzione scolastica, attraverso il lavoro dei docenti e attraverso la collaborazione delle famiglie, le migliori e più opportune pratiche per l’inclusione e la rimozione di qualunque discriminazione", conclude.

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