Le parole del legale Silvio Romanelli
"Dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, purtroppo, non ci sono novità, ancora nessun riscontro. La cosa strana è che i ricorsi fatti dalle persone offese sono stati decisi da molti anni ed è già stata fatta una valutazione preliminare positiva sul ricorso presentato dai dirigenti di polizia, relativo al fatto che, in primo grado per loro c'e stata l'assoluzione per falso, e in Appello la condanna. Dunque, i giudici avrebbero dovuto risentire i testimoni prima di condannarli e la cosa grave è che non è stato fatto". Così l'avvocato Silvio Romanelli, che difende alcuni tra i poliziotti condannati - tra cui Vincenzo Canterini, capo della Mobile di Roma e il suo vice Alessandro Fournier, Massimo Nucera e Maurizio Panzieri - sul ricorso presentato presso la Corte Europea dai condannati, appartenenti al VII Nucleo di Roma, per i fatti della Diaz.
Il legale, parlando di Nucera e Panzieri, ha sottolineato che "non sono mai stati sentiti. Da persone informate sui fatti, si sono ritrovati condannati. Se si assolve in primo grado e poi arriva la condanna vanno risentite fonti dichiarative".
"La Corte ci ha dato ragione - prosegue - ma ad oggi la cosa è ferma, congelata. Crediamo fortemente a questo ricorso, perché abbiamo rappresentato circostanze oggettive e documentali. Abbiamo la documentazione di un perito nominato dal giudice e la versione fornita dagli imputati non solo è compatibile, ma, stando a quando dichiarato anche dai tecnici, è anche difficile immaginare una dinamica diversa da quella fornita da Nucera sulle due coltellate ricevute. E di tutto questo la sentenza non parla minimamente".