Abu Dhabi, 25 giu. - (Adnkronos/Aki) - E' immorale utilizzare i social network durante il mese sacro di Ramadan? La questione in questi giorni e' piu' che mai di attualita'. Sono sempre piu' numerosi, infatti, i fedeli musulmani in cui si sta facendo largo la convinzione che 'digiunare' anche da Facebook e Twitter, oltre che da cibo e bevande, aiuti a concentrarsi sui precetti religiosi imposti durante il mese sacro e a viverlo con maggiore spiritualita'.
Il dibattito e' aperto. Da un lato c'e' chi ritiene i social network uno strumento utile per diffondere gli insegnamenti del Corano o chiedere spiegazioni su una questione religiosa, per altri invece e' una pratica che danneggia il digiuno. Tra questi ultimi spicca l'opinione del presidente della Lega degli studiosi di sharia del Consiglio di cooperazione del Golfo, Ujayl al-Neshmi, secondo il quale chattare con persone dell'altro sesso su Twitter, Facebook e gli altri luoghi d'incontro virtuali durante il Ramadan "non porta a nulla di buono". "Se questo scambio avviene poi tra maschi e femmine, allora e' proprio vietato, poiche' e' una via verso l'immoralita'", spiega. (segue)