Lo Stato Islamico (Is) ha allentato le restrizioni per arruolare jihadisti stranieri nel gruppo e aumentato i campi per l'addestramento militare utili alla costruzione del ''Califfato''. Lo hanno dichiarato membri dell'Is e disertori al quotidiano The Telegraph, spiegando che, per aumentare il numero dei combattenti, il gruppo ha in gran parte ridotto le misure di sicurezza volte a garantire che le reclute straniere non siano spie sotto copertura.
"Abu Bakr al-Baghdadi ha chiesto a tutti i musulmani di venire nella loro terra, per cui le misure sono meno restrittive'', ha detto Abu Ahmed, pseudonimo di un jihadista siriano che aiuta i miliziani a entrare nelle fila dell'Is. ''Ora praticamente tutti i musulmani che lo vogliano possono entrare in Siria'', ha aggiunto parlando a The Telegraph in un bar di Urfa, cittadina siriana al confine con la Turchia.
Negli ultimi 18 mesi l'uomo, proveniente da una famiglia religiosa con parenti torturati dal regime di Bashar al-Assad e nessuna esperienza di combattimenti, ha lavorato per portare miliziani in Turchia e da qui in Siria. Cerca vendetta, dice, e racconta come ha iniziato: "Un amico ad Aleppo mi ha detto che c'era qualcuno che aveva bisogno di entrare in Siria. Mi ha detto che sarebbero stati ospiti nel Paese. Così li hanno portati a casa mia''. ''Il primo 'ospite' era un jihadista saudita, il secondo un tunisino. La maggior parte viene del Golfo e dagli Emirati'', ha spiegato. Sebbene non abbia ospitato personalmente occidentali, Abu Ahmed racconta di amici che lo hanno fatto e della "intelligence turca che sa quello che succede, ma chiude un occhio''.
Lo scorso anno un jihadista straniero aveva raccontato al Telegraph che erano necessarie almeno tre referenze da parte di membri dell'Is e una completa analisi del proprio background per entrare a far parte del gruppo. Da quando invece sono state cambiate le regole, il numero di stranieri entrati a far parte dell'Is è aumentato. ''Ogni giorno sempre più stranieri entrano a far parte (dell'Is, ndr) da tutte le parti del mondo: Yemen, Maghreb e Occidente'', ha detto sotto pseudonimo Abu Abdullah, ex guardia del corpo di Saddam Jamal, emiro di Deir Ezzor nella Siria orientale.
Abu Abdullah, uscito dal gruppo un mese fa, racconta poi di aver ''visto un alto numero di soldati nei campi di addestramento che stanno pagando i locali per entrare a far parte (del gruppo, ndr). Sanno come controllare la gente: in questo periodo molti siriani hanno bisogno di soldi''. Il disertore parla quindi degli sforzi dei jihadisti per indottrinare la popolazione, in particolare i bambini. ''Si rivolgono ai più giovani. Gli dicono che 'noi attaccheremo Roma' e 'oggi c'è stata un'operazione in Usa': niente di questo è vero, ma serve per farli sembrare più potenti'', ha detto. ''Stanno lavorando per distruggere un'intera generazione. Le idee che stanno impiantando saranno difficili da rimuovere'', ha aggiunto.
