La donna, diventata famosa per la cronaca della sua odissea di madre-eroina alle prese con un bambino malato, somministrava al piccolo il cloruro di sodio attraverso una sonda gastrica. Per l'accusa era dipendente dall'attenzione che riceveva su Internet
E' stata condannata a 25 anni di reclusione la mamma blogger americana che ha ucciso il suo bambino di 5 anni iniettandogli dosi letali di sale per poi raccontare sui social media la sua odissea di madre-eroina alle prese con le sofferenze del figlio. Una giuria di New York ha trovato Lacey Spears, di Scottsville, in Kentucky, colpevole di omicidio di secondo grado per la morte di Garnett-Paul Spears , avvenuta nel gennaio del 2014 per "avvelenamento da sodio".
La difesa ha descritto la donna come una madre amorevole e premurosa nei confronti del suo bimbo malato. E così è apparsa per anni a chi la seguiva sul suo blog personale, dove raccontava i problemi di salute del piccolo. Ma l'accusa è riuscita a dimostrare che a provocare quella malattia era lei stessa, iniettando il sale attraverso una sonda gastrica. Il piccolo così non poteva sapere cosa gli stesse dando e non poteva fornire indicazioni utili ai medici che lo visitavano per i terribili dolori ai reni che accusava.
Ad incastrarla, riferiscono i media americani, sono stati alcuni video che la mostrano mentre porta il figlio al bagno dell'ospedale con la sonda gastrica con la quale era solita iniettare il composto. Nella sua abitazione, poi, sono state trovate delle sacche da collegare al tubicino, piene di sale. In una di queste c'era l'equivalente di 69 pacchetti. Secondo l'accusa la Spears era ormai diventata "patologicamente dipendente" all'attenzione mediatica e ai messaggi di solidarietà che riceveva.
