Il rapimento di Damasak confermato da un funzionario locale di Maiduguri che ha anche ammesso che non è stato possibile difendere la città che nelle scorse settimane era stata strappata al controllo dei miliziani dalle forze del Ciad e del Niger
Nuova offensiva di Boko Haram a pochi giorni dalle elezioni presidenziali che si svolgeranno sabato in Nigeria. I miliziani islamici hanno infatti rapito centinaia di donne e bambini a Damasak, città nord orientale vicina al confine con il Niger, che nelle scorse settimane era stata strappata al loro controllo dai militari del Niger e del Ciad.
Usmanu Yusuf, funzionario locale di Maiduguri, contattato telefonicamente, ha confermato il sequestro di massa e precisato che sono 350 le donne e bambini rapiti dopo l'attacco avvenuto ieri durante il quale sono state uccise diverse persone. Il funzionario locale ha ammesso che ora "non vi era nessuno a difesa di Damasak". Altre fonti parlano di un numero più alto di rapiti, fino a 500. "Circa 50 di loro sono state uccise prima di lasciare la città" ha raccontato un testimone, secondo quanto riporta sito del magazine settimanale 'Valeurs actuelles', aggiungendo che poi i miliziani hanno lasciato la città portandosi via gli ostaggi.
L'attacco conferma come la situazione della sicurezza rimanga particolarmente instabile nel nord est del Paese, nonostante i successi che le forze governative nigeriane hanno ottenuto nelle ultime sei settimane proprio in vista delle elezioni di sabato, inizialmente previste il 14 febbraio scorso, ma erano state poi rimandate per preoccupazioni per la sicurezza.
