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Kenya, raid aerei contro postazioni al Shabaab in Somalia. Stampa: polizia ritardò il blitz al campus

06 aprile 2015 | 12.15
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L'attacco in risposta alla strage dell'università di Garissa, colpite due basi e uccisi diversi militanti. Briatore all'Adnkronos: "Ragazzi trucidati, ma al mondo l'Africa interessa poco". Arrestati alcuni sospetti

 (Infophoto)
(Infophoto)

Raid aerei kenyota contro postazioni al Shabaab nella località di Gedo in Somalia in risposta alla strage dell'università di Garissa in cui i jihadisti hanno ucciso 148 persone. Lo ha reso noto il portavoce militare David Obonyo citato dalla Bbc. Due le basi colpite ieri sera, campi usati dai jihadisti per passare il confine con il Kenya. Fonti della polizia kenyota precisano che nei raid lanciati dai militari sono morti diversi militanti delle milizie al Shabaab che nei giorni scorsi hanno minacciato di continuare a "far scorrere il sangue nelle città" del Kenya.

Nel frattempo il Daily Nation rende noto, citando fonti della sicurezza, che la prima denuncia dell'inizio dell'attacco al campus di Garissa era arrivata alle sei del mattino di martedì, ma i militari sono arrivati sul posto solo alle due del pomeriggio: "Prima di intervenire, intorno alle cinque, hanno ricevuto un briefing sulla situazione durato due ore e poi hanno atteso i rinforzi arrivati dalla capitale in auto". C'è poi voluta solo mezz'ora per porre fine all'assalto, si precisa, sottolineando che a Garissa sono stati ripetuti gli errori commessi nel settembre del 2013, quando i jihadisti avevano attaccato il mall di Nairobi Westgate, uccidendo 67 persone.

Il presidente kenyota Uhuru Kenyatta prima dell'attacco aveva denunciato come "spazzatura" i 'travel warning' diffusi da Gran Bretagna e Australia sui rischi terrorismo per il Kenya. Le autorità hanno poi identificato uno dei quattro assalitori del campus come Abdirahim Mohammed Abdullahi, il figlio di un alto funzionario della contea di Mandera scomparso da un anno. Abdullahi si era laureato in legge all'Università di Nairobi nel 2013. Fra i ricercati, il presunto organizzatore, l'ex insegnante di una madrassa in Kenya, Mohamed Mohamud.

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