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Voto incerto in Grecia, Tsipras e Meimarakis testa a testa per i sondaggisti

19 settembre 2015 | 18.15
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Il parlamento greco - (INFOPHOTO)
Il parlamento greco - (INFOPHOTO)

L'esito del voto di domenica in Grecia appare incerto, con il partito Syriza dell'ex primo ministro Alexis Tsipras e i conservatori del partito Nuova Democrazia di Evangelos Meimarakis praticamente testa a testa nei sondaggi. Un trend diverso da quanto sembrava il 20 agosto, quando Tsipras si è dimesso dal governo e la sua vittoria sembrava assicurata.

Secondo l'analista greco Gerasimos Routzounis, dell'istituto demoscopico Kapa Research, il calo di consensi verso Tsipras può essere spiegato da diversi fattori: anzitutto il leader di Syriza ha firmato un memorandum d'intesa con i creditori della Grecia "contrario alla maggior parte delle sue promesse pre-elettorali". Tsipras poi non è riuscito a mantenere l'unità del partito, perdendo quasi 40 deputati su 149 e questo "ha danneggiato la sua leadership". Terzo fattore le sue dimissioni hanno danneggiato la percezione della sua egemonia nella politica greca. Infine, "l'appeal positivo" del nuovo leader di Nuova Democrazia, Meimarakis, e il suo iniziale atteggiamento aggressivo verso Tsipras hanno ulteriormente contribuito a "demistificare l'immagine" del leader di Syriza. Bisogna tener conto, dice ancora Routzounis, che fin dal 2010 l'affiliazione ai partiti in Grecia ha subito un processo di riposizionamento che ha provocato "un comportamento incostante" nei sondaggi. "Un significativo segmento dell'elettorato - sottolinea - decide cosa votare negli ultimi due o tre giorni", come è avvenuto per il referendum di luglio.

Secondo l'Istituto demoscopico Marc, malgrado Syriza e Nuova Democrazia siano molto vicine nei sondaggi Tsipras potrebbe ancora vincere, specie se gli indecisi si divideranno proporzionalmente fra i partiti. Syrizia ha infatti due vantaggi. Il primo è che molti degli indecisi hanno votato per Tsipras a gennaio e dunque l'ex primo ministro "ha un bacino più ampio dove pescare voti", il secondo è che Syriza e il suo leader risultano sempre primi nelle domande dei sondaggi diverse dall'intenzione di voto (popolarità, percezione del vincitore, risultato auspicato). Questo potrebbe portare ad una vittoria di Syriza più ampia del previsto, con 33-34% contro un 29-30% di Nuova Democrazia. Se invece Tsipras non riuscirà a recuperare gli indecisi che votarono per lui a gennaio o non riuscirà a convincere i delusi a recarsi alle urne, spiega l'Istituto demoscopico Marc, allora Nuova Democrazia potrebbe vincere con un piccolo margine (qualcosa come l'1%).

Molti analisti ed elettori, nota inoltre l'istituto, pensano che "la necessaria stabilità in Grecia possa essere raggiunta più facilmente con Syriza al governo e Nuova Democrazia all'opposizione", perchè toccherebbe a Tsipras adottare le misure di austerità e il leader conservatore Evangelos Meimarakis non potrà far altro che sostenerlo.

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