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Il mistero di Melania

03 giugno 2018 | 12.22
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Melania Trump (Afp) - AFP
Melania Trump (Afp) - AFP

Missing Melania. Che fine ha fatto la first lady statunitense? La domanda, mentre si rincorrono teorie cospirative di tutti i tipi sui media americani, rimbalza da una parte all'altra del mondo a ormai oltre 20 giorni dall'ultima apparizione pubblica della 48enne moglie del presidente Donald Trump. Voci alimentate anche dalla notizia che Melania non avrebbe trascorso questo weekend con il marito a Camp David, ritiro della coppia presidenziale nei fine settimana.

Melania è stata vista l'ultima volta in pubblico lo scorso 10 maggio accanto al presidente Trump nell'accogliere tre cittadini americani rilasciati dalla Corea del Nord. Il 14 maggio la Casa Bianca ha annunciato il suo ricovero in ospedale dove è stata sottoposta ad un intervento al rene per una patologia "benigna'". Avrebbe dovuto lasciare l'ospedale poco dopo, ma non è stata più vista, scatenando folli speculazioni sul fatto che fosse tornata a New York o stesse collaborando con il consulente speciale Robert Mueller.

Speculazioni ci sono state anche sul suo stato di salute dopo l'operazione e sui suoi rapporti con il marito sull'onda di un articolo del Washington Post, che, qualche tempo fa, descriveva la coppia come di fatto "separata in casa" con due routine e due stili di vita completamente diversi.

Per mettere a tacere i rumors, qualche giorno fa Melania ha scritto su Twitter: "Vedo che i media stanno facendo gli straordinari speculando su dove sono e cosa sto facendo". La first lady Usa ha quindi tranquillizzato tutti spiegando di sentirsi bene e di essere alla Casa Bianca con la sua famiglia a lavorare duramente "per conto dei bambini e degli americani".

Il suo cinguettio però non è riuscito a mettere fine alle speculazioni, con alcuni utenti di Twitter scettici sul fatto che il post fosse stato scritto proprio da lei e non invece da un assistente, se non addirittura dallo stesso Trump. "Donald ha comunicato in passato con gli pseudonimi John Barron, John Miller e David Dennison", ha scritto lo scrittore Nick Jack Pappas. "Sembra che possiamo aggiungere 'Melania Trump' a quella lista." L'Huffington Post ha sottolineato che le frasi "lavoro straordinario", "speculazione", "lavoro duro" e "a nome del popolo americano" sono spesso presenti nei tweet del presidente. Mentre l'editorialista del New York Times Charles M Blow ha scritto: "Chiunque tu sia, restituisci a Melania il suo telefono ...".

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