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Antisemitismo, niente kippah in pubblico in Germania

25 maggio 2019 | 16.39
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Avvertimento del commissario governativo Klein

Immagine d'archivio - (FOTOGRAMMA)
Immagine d'archivio - (FOTOGRAMMA)

Il commissario tedesco per il contrasto all'antisemitismo ha consigliato agli ebrei di non indossare in pubblico la kippah, il copricapo religioso maschile, per evitare aggressioni. "Mi dispiace dirlo ma non posso consigliare agli ebrei di indossare ovunque la kippah in Germania", ha detto Felix Klein, citato dai media del gruppo Funke.

Klein ha spiegato di aver cambiato parere sulla questione a causa della crescita degli incidenti anti semiti. Negli ultimi anni, ha denunciato, è diventato sempre più socialmente accettabile esprimere opinioni antisemite. Secondo Klein il 90% di chi commette reati di stampo antisemita sono estremisti di destra, mentre in misura minore si tratta di musulmani che "guardano canali televisivi arabi i quali veicolano una terribile immagine di Israele e degli ebrei".

Fra il 2017 e il 2018, il numero di reati antisemiti in Germania è passato da 1.504 a 1.646 casi, con una crescita del 10%. Fra questi, i casi considerati violenti sono saliti nello stesso periodo da 37 a 62.

Come era prevedibile, le dichiarazioni di Klein hanno provocato immediate reazioni, soprattutto in un paese su cui pesa la responsabilità storica dell'Olocausto. E' "l'ammissione di un fallimento", ha commentato l'ex politico e conduttore di talk show, Michel Friedman, uno dei più noti esponenti della comunità ebraica tedesca. "Se un rappresentante del governo federale dichiara ufficialmente alla comunità ebraica: 'non siete al sicuro da violenze e antisemitismo ovunque in Germania, questa è un'accusa contro lo stato di diritto e la realtà politica in Germania", ha sottolineato.

"Raccomando di prendere molto sul serio queste dichiarazioni, dove gli ebrei non possono vivere sicuri e liberi, prima poi succederà altrettanto anche gli altri", ha aggiunto.

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