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Morte Floyd, le proteste non si fermano

02 giugno 2020 | 07.25
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Settimo giorno di proteste negli Usa per il decesso del 46enne afroamericano. Trump minaccia di usare l'esercito. Altri due morti a Chicago. Centinaia di arresti, coprifuoco a New York. Ue "scioccata": "E' stato abuso di potere". La nuova autopsia: "Morto per asfissia da compressione". I funerali il 9 giugno a Houston. Il fratello di Floyd: "Non avrebbe voluto violenze"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Non si arrestano le proteste negli Usa per la morte di George Floyd. Il presidente Donald Trump ha minacciato di inviare l'esercito per reprimere i disordini civili. L'inquilino della Casa Bianca ha affermato se le città e gli Stati non riuscissero a controllare le proteste e a "difendere chi vi abita" avrebbe schierato l'esercito e "risolto rapidamente il problema per loro". Mentre Trump parlava alla Casa Bianca, la polizia ha disperso i manifestanti da un parco vicino con gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Il presidente ha quindi attraversato il parco e ha posato accanto a una chiesa danneggiata, suscitando molte critiche da parte di coloro che lo hanno accusato di aver preso di mira aggressivamente i manifestanti pacifici.

Le proteste per la morte di George Floyd sono entrate nel loro settimo giorno. Dopo Minneapolis, l''incendio' è divampato in tutto il Paese. Altre due persone sono morte a Chicago. Diversi feriti sono stati segnalati dalla polizia, molti gli arresti. A Saint Louis la polizia ha denunciato il ferimento con armi da fuoco di 4 agenti durante le proteste. Disordini da New York, dove si sono verificati episodi di vandalismo e saccheggi, a Dallas, ad Atlanta, a Los Angeles.

Sono 66 le persone arrestate a Saint Paul, in Minnesota, durante una protesta pacifica che si è tenuta ieri sera. Lo ha riferito la 'Cnn', secondo la quale i dimostranti hanno marciato dal palazzo del governatore alla sede del municipio. Quelli che si sono rifiutati di disperdersi dopo le 22, quando è entrato in vigore il coprifuoco, sono stati portati via in manette.

Un sergente della polizia di New York, intervenuto durante un tentativo di rapina a un banco dei pegni, è stato investito da una berlina nera. L'agente ha riportato ferite alla testa e ad una gamba ed è in condizioni gravi, ma stabili, come ha precisato alla 'Cnn' il tenente della polizia di New York, Thomas Antonetti. Sono oltre 200 le persone arrestatate la scorsa notte a New York e in particolare a Manhattan, dove si sono concentrate le proteste del movimento 'Black Lives Matter' che chiede giustizia per George Floyd. In città resterà in vigore fino a domenica prossima il coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino. Lo ha annunciato il sindaco Bill De Blasio.

Un agente di polizia è stato ferito da colpi d'arma da fuoco a Las Vegas verso la fine di una protesta sulla Strip del movimento 'Black Lives Matter'. Lo ha riferito il sito del Las Vegas Sun, che non aggiunge dettagli sulle condizioni del poliziotto colpito. Un'altra sparatoria che ha coinvolto un secondo agente si è verificata nei pressi del tribunale federale. La polizia, secondo la 'Cnn', sta indagando su entrambi gli episodi.

Nel suo discorso tenuto alla Casa Bianca, Trump ha affermato che i Governatori devono stabilire una "schiacciante presenza delle forze dell'ordine" e dispiegare la guardia nazionale in "numero sufficiente da dominare le strade". "Se una città o uno stato rifiuta di intraprendere le azioni necessarie per difendere la vita e la proprietà dei loro residenti, dispiegherò le forze armate statunitensi e risolverò rapidamente il problema per loro", ha quindi assicurato Trump. "Io sono il presidente della legalità e dell'ordine" e "il presidente - ha sottolineato ancora - ha il diritto di difendere il suo Paese e di proteggere la sua nazione. Non possiamo permettere che le proteste pacifiche vengano manipolate da anarchici di professione e gruppi antifa".

La polizia in alcune città è stata accusata di aver usato tattiche pesanti contro i manifestanti. In centinaia sono stati arrestati, mentre alcuni giornalisti sono stati feriti dalla polizia. Sono poco più di 20mila i riservisti della Guardia Nazionale attivati in 28 Stati degli Usa e a Washington Dc per aiutare le forze di sicurezza a contenere i disordini. Lo ha comunicato il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, secondo quanto riferito dalla Cnn.

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