Lo aveva detto prima di tutti incassando una pioggia di critiche. Gianna Fava, leghista doc, fedelissimo di Roberto Maroni e assessore all'agricoltura in Regione Lombardia, oggi torna a ribadire all'Adnkronos che, "al di là del balletto di questi giorni e delle retromarce repentine a cui Grillo ci ha ormai abituato, trovo del tutto naturale un asse M5S-Lega: siamo affini su una moltitudine di temi, si pensi solo all'immigrazione".
A guardar bene, i precedenti in Aula che vedono le 'camicie verdi' al fianco dei grillini non mancano. Si va dallo 'svuota-carceri' alla messa alla prova, passando per la sfiducia al ministro della Giustizia del governo Letta, Anna Maria Cancellieri. Anche sullo ius soli la sortita di Grillo e Casaleggio, che arrivarono a delegittimare due senatori, venne accolta con simpatia dai leghisti. Ieri, poi, il post del leader M5S che sembra strizzare l'occhio al federalismo in salsa Carroccio.
"Per chi come noi vuole modificare l'assetto istituzionale - dice Fava - Grillo, che non nasconde di voler sfasciare il sistema, è l'interlocutore naturale. So bene che questo Movimento 5 Stelle non si vuole allineare con nessuno, io non ho mai proposto di fare ditta insieme. Ma un dialogo c'è, la prova arriva anche dal territorio dove c'è un confronto aperto. Detto ciò, so bene che Grillo ha lanciato un'Opa ostile su di noi". (segue)
