"Tra Vespa e Grillo, nel confronto televisivo di ieri nel salotto di 'Porta a Porta', c'è stato un bel pareggio". A dirlo all'Adnkronos, è Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza di Roma, che commentando la performance del leader del Movimento Cinque Stelle afferma: "Ieri sera c'è stato lo sforzo non banale, e come sempre intelligente e ricco di contenuti, di cambiare lessico comunicativo dalla piazza o dalla rete al salotto televisivo. Da questo punto di vista, Grillo ha dato una buona prova di capacità di adattamento al format tv. Ma è una prova -aggiunge Morcellini- che al tempo stesso fa pensare che, se certamente Grillo non è uscito sconfitto, Vespa non è stato da meno".
Il conduttore, infatti, per Morcellini "se l'è cavata meglio di altre occasioni. Vespa tende ad omologare alla logica del suo salotto tutte le comparse della politica facendole diventare una parte dello spettacolo di 'Porta a Porta'. E questo sforzo gli è riuscito in buona parte anche con Grillo". In altri termini, "Vespa ha trasformato Grillo". Il leader del Movimento Cinque Stelle, "è stato più attento al pubblico televisivo. Non ha avuto irruenze linguistiche o invettive, se non quelle abituali contro Renzi. Non ha mai alzato i toni al di là di quello che la televisione consente di fare". Grillo, insomma, " ha utilizzato i mezzi del salotto di 'Porta a Porta', facendo così anche un piccolo regalo a Vespa".
"Certamente - sottolinea poi Morcellini- il duetto tra i due c'è stato. Grillo ha cercato di parlare ad un pubblico cui il suo messaggio non arriverebbe mai. Ma non è detto che appiattirsi, o adeguarsi alle regole del talk show televisivo, non gli faccia perdere consenso nel popolo della rete e tra gli elettori più estremisti del Movimento Cinque Stelle. In fondo, si è imborghesito". Quanto invece a Vespa, Marcellini rimarca: "Ha fatto le domande che un giornalista deve fare. Non ha fatto l'intervista-tappetino, non ha subito Grillo più di quanto sia necessario".
