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Napolitano in Aula, voto e colloquio con Laura Boldrini. Poi foto con elettrici Pd

30 gennaio 2015 | 16.12
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Il senatore a vita, dopo aver votato per il suo successore, è salito sullo scranno più alto per un colloquio con la presidente della Camera Laura Boldrini

Giorgio Napolitano alla Camera nel primo giorno di votazioni per il Colle (Adnkronos)
Giorgio Napolitano alla Camera nel primo giorno di votazioni per il Colle (Adnkronos)

Il giorno prima gli applausi del centrosinistra e i 'buu' dei grillini. Venerdì mattina, invece, per l'ex capo dello Stato Giorgio Napolitano, l'ingresso nell'Aula di Montecitorio per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, è avvenuto nel silenzio dei parlamentari. Napolitano ha deposto la scheda nell'urna subito dopo l'altro senatore a vita Mario Monti. Assente, per motivi di salute, l'altro ex inquilino del Quirinale, Carlo Azeglio Ciampi. Né Renzo Piano né Carlo Rubbia, entrambi senatori a vita, hanno risposto alla prima 'chiama'.

Il senatore a vita, dopo aver votato per il suo successore, è salito sullo scranno più alto dove è seduta la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini. Dopo lo scambio dei saluti, i due sono rimasti per diversi minuti a parlare: lui in piedi con le braccia poggiate sulla spalliera delle poltrone della presidenza, lei 'obbligata' a restare seduta, come impone il rigido protocollo del Parlamento. Poi Napolitano è entrato nella sala del governo antistante l'aula e qui ha ricevuto i saluti di diversi ministri. Oltre alla presidente della commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro, sono andati infatti a omaggiare il presidente emerito i ministri Dario Franceschini, Stefania Giannini, Maurizio Lupi e Marianna Madia.

Tempo anche per uno scatto con le grandi elettrici del Pd ma non in Aula. "E' stato gentilissimo - dice all'Adnkronos Manuela Granaiolo, tra le senatrici dem ritratte nello foto - ma quando gli abbiamo chiesto di farci una foto in Aula ci ha subito richiamate all'ordine: 'no, in Aula no. Non posso certo farmi sanzionare', ci ha risposto con un sorriso", racconta Granaiolo ancora divertita dall'episodio.

Nel primo pomeriggio, Napolitano ha poi votato per la terza volta. Mentre nelle prime due occasioni - giovedì pomeriggio e venerdì mattina- il suo nome è stato chiamato all'inizio della seduta tra i senatori a vita, nella terza votazione è stato invitato a votare proprio al momento del suo ingresso nell'Aula, quando la 'chiama' dei senatori in ordine alfabetico era arrivata alla lettera P. Un atto di cortesia riservato all'ex inquilino del Quirinale che, dopo aver deposto la scheda nell'urna, ha subito lasciato Montecitorio, salutato da diversi parlamentari.

Quelli che si fanno notare... - Tra i grandi elettori che si sono fatti notare c'è il senatore Paolo Naccarato che si è presentato con una 'cravatta vintage', quella dei '4 gatti' che gli regalò Francesco Cossiga, "un auspicio", dice, per l'elezione di Sergio Mattarella. Con l'immancabile garofano rosso all'occhiello, si presenta invece Lucio Barani. Che commenta: ''Con l'elezione di Mattarella si avvererà una cosa incredibile, la profezia di Craxi: i comunisti moriranno democristiani...''

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