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M5S: manifesto per marcia reddito minimo, Grillo come S. Francesco

30 aprile 2015 | 16.40
LETTURA: 3 minuti

Sabato 9 maggio si parte a mezzogiorno. Ventiquattro chilometri per chiedere il reddito minimo. Per il leader 5 Stelle i soldi ci sono con lo stop alle #Pensionidoro

Manifesto M5S per marcia pro reddito minimo
Manifesto M5S per marcia pro reddito minimo

Il profilo è quello di Beppe Grillo, inconfondibile con la sua chioma folta, ma l'immagine è quella di San Francesco, con tanto di tonaca, lupo e uccellini al seguito. E' l'immagine realizzata da 'TheHand' per la marcia del 9 maggio, la Perugia-Assisi del M5S pro reddito di cittadinanza. Pubblicata in anteprima sul post, il leader M5S invita i suoi follower a scaricarla e diffonderla via Facebook.

"Reddito di cittadinanza: i soldi ci sono. Stop alle #Pensionidoro", si legge nel titolo che accompagna il post. "Il 9 maggio 2015 ci sarà la marcia Perugia-Assisi per il Reddito di Cittadinanza - scrive dunque Grillo - Si partirà alle ore 12 dai Giardini del Frontone, Borgo XX Giugno, Perugia. L'arrivo è previsto intorno intorno alle 17-18 in Viale Patrono d'Italia presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi".

"Per coprire i costi del reddito di cittadinanza pari a 17 miliardi all'anno, il M5S ha trovato le coperture in sprechi e regalie non in tagli allo Stato sociale - attacca il leader M5S - L'elenco completo delle coperture è disponibile qui. La prima voce che viene illustrata è relativa alla vergogna delle pensioni d'oro. Molti dei pensionati d'oro sono ex politici (Amato (15.000 euro netti al mese) o grand commis di aziende pubbliche (Sentinelli (91.337 lordi mensili)) messi lì dai politici. Il M5S vuole per tutti una pensione dignitosa, ma non d'oro. Non possono esistere i ricchi e i poveri delle pensioni".

Grillo riporta dunque i dati delle pensioni, fonte Inps, che "illustrano molto bene la situazione. Non hanno neppure bisogno di essere commentati. Va ricordato che il reddito di cittadinanza in mancanza di altri redditi garantirebbe comunque al pensionato 780 euro mensili, maggiori dell'attuale pensione minima, vedi proposta di legge M5S".

Seguono i numeri. La spesa pensioni nel 2013 si attesta a 272.647 milioni di euro, pari al 16,85% del Pil. Il 41,3% è inferiore a 1.000 euro, il 39,4% va da 1.000 a 2.000 euro, il 13,7% sale ad una forbice compresa tra i 2.000 e i 3.000 euro, il 4,3% sale ancora attestandosi tra i 3.000 e i 5.000. Infine l'1,4% supera i 5.000 euro. "La spesa per il 3% dei trattamenti più ricchi, da 3.000 euro in su, è il 13,4% di quella complessiva. Sono 685.564 e per questi si spendono 36 miliardi", conclude Grillo.

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