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Pd: minoranza apre congresso, noi alternativi a Renzi/Adnkronos

12 dicembre 2015 | 17.20
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Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi
Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi

La Leopolda a Firenze, "una festa, come tornare a casa, da dove tutto è cominciato", sintetizza il segretario del Pd e presidente del Consiglio Matteo Renzi. A Roma invece si riunisce la minoranza Dem, "per un primo bilancio" di due anni di leadership renziana, spiega l'ex capogruppo alla Camera, Roberto Speranza. Un confronto a distanza e dai toni pacati ("sono qui per ascoltare" afferma Pier Luigi Bersani),visto che all'appuntamento nella capitale è presente anche il vicesegretario Lorenzo Guerini, unito nella difesa della ministra Maria Elena Boschi, ma che di fatto apre il congresso dei Democratici.

"E' positivo che un partito si ritrovi per discutere ma non condivido certe critiche al governo in particolare sulla legge di stabilità", afferma Guerini, che poi sulla questione del doppio incarico mette in chiaro: "nessuno vuole tornare a un premier che non ha la forza di un partito che lo sostiene".

Il ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, parlando dal capoluogo toscano, conferma il suo ruolo di pontiere, in questo caso anche tra città diverse: "Io mi ostino a credere che ci sia un'alternativa forte sia all'idea del partito della nazione che al ritorno a vecchie coalizioni rissose, unite più per convenienza che per volontà. E dico no a scontri quotidiani fra leadership sulla pelle del Pd, il nostro progetto comune".

"Qui non c'è nessuna rivendicazione di qualcosa, non bussiamo a nessuna porta per avere posti -sottolinea per la minoranza Gianni Cuperlo- Noi diciamo una cosa diversa: senza di noi il Pd non esiste, diventa un'altra cosa. Caro Matteo, che domani parlerai a reti unificate, sappi che la sinistra non è il tuo problema, ma una parte fondamentale della soluzione". "Noi siamo la sinistra, noi del Pd e noi del partito di Renzi", rivendica da Firenze il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

Ma da Napoli, dove si riunisce Sinistra italiana, Stefano Fassina replica: "Non sono sicuro che la Leopolda possa essere ascritta al perimetro della sinistra italiana. Di sinistra è quella forza che si misura con i problemi veri del Paese e dà risposta progressive. Il Pd è il partito dell'agenda unica liberista europea, è evidente che se è così l'unica alternativa è la destra che dilaga".

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